Fibrillazione atriale. ECG: impiantato il più piccolo monitor iniettabile sottocutaneo
di Viola Rita
Questo dispositivo può consentire di monitorare il cuore del paziente per tre anni, fornendo dati anche durante la sincope. Effettuato il primo impianto in Italia alle Molinette di Torino. L’obiettivo è migliorare le terapie della fibrillazione atriale, una patologia che aumenta di cinque volte il rischio di ictus
15 FEB - Un monitor cardiaco sottocute (un esempio di telemedicina), più piccolo di una pila alcalina ministilo, è in grado di monitorare il cuore del paziente per tre anni. L’obiettivo? Comunicare correttamente l’aritmia ed adottare la soluzione terapeutica opportuna. Dopo l’autorizzazione della CE, il dispositivo è stato impiantato per la prima volta in Italia, presso la Cardiologia universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, su due pazienti con sincope e sospetta fibrillazione atriale silente. Il suo nome è
Reveal Linq.
Inizialmente è stato utilizzato l’Holter, che permette di registrare il battito per un’intera giornata: il suo limite, affermano gli esperti, è quello di poter monitorare poche ore nell’arco di un intero anno. I ricercatori hanno recentemente reso disponibile questo nuovo dispositivo, un 'loop recorder' di cui spiega il funzionamento il Professor
Fiorenzo Gaita, Direttore del reparto di Cardiologia Universitaria dell’ospedale Molinette di Torino: “con una speciale siringa abbiamo iniettato in pochi minuti il dispositivo appena sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione inferiore ad un centimetro”.
Nel sistema è compreso anche un nuovo monitor esterno di telemedicina che, posizionato presso l’abitazione del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale.
”Tutta l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi tre anni, proprio come una perfetta “microspia” che, attraverso il sistema esterno di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale.” prosegue Gaita. “Il dispositivo, oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo interventistico con l’ablazione transcatetere”.
In pratica, il monitor viene iniettato sottocute in pochi minuti con blanda anestesia locale, spiegano gli esperti: il paziente non subisce alcuna restrizione nelle proprie attività quotidiane con l’attività cardiaca registrata che mostra dati relativi alla vita reale. Il sistema non prevede e non richiede cavi o elettrodi per monitorare il ritmo cardiaco. Se l’episodio sincopale è indotto da un’alterazione del ritmo cardiaco, il dispositivo registra l’ECG al manifestarsi della patologia perché si attiva automaticamente proprio durante lo ‘svenimento’ del paziente.
Nella fibrillazione atriale, le camere superiori e inferiori del cuore non battono in modo sincrono, favorendo la formazione di coaguli e determinando una perdita di funzionalità cardiaca. La fibrillazione atriale tocca circa 610mila pazienti in Italia e colpisce 50mila nuovi casi ogni anno.
“I pazienti affetti presentano un
rischio di ictus 5 volte maggiore nonché un aumento del rischio di scompenso cardiaco e di morte cardiaca improvvisa rispetto a chi non ne soffre”, ha sottolineato Gaita. “Abbiamo recentemente dimostrato che non solo la fibrillazione atriale è causa di ictus, ma che è anche responsabile di eventi ischemici cerebrali silenti, che causano una ridotta capacità cognitiva dei pazienti con fibrillazione atriale rispetto a quelli con ritmo sinusale”.
All’inizio, la patologia si presenta con episodi di breve durata che si risolvono spontaneamente: il rischio, come sottolineano gli esperti, è dunque quello di diagnosticare la fibrillazione atriale quando questi episodi diventano più visibili e sono già documentabili con elettrocardiogramma.
Viola Rita
15 febbraio 2014
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