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Influenza. Da ottobre colpiti quasi 700mila italiani. Incidenza maggiore nei bambini fino a 4 anni. Ecco gli ultimi dati InfluNet

di Viola Rita

Secondo l’ultimo Rapporto InfluNet l’incidenza è di quasi due casi su 1.000 abitanti e quest’anno i virus influenzali sono a livelli base. Da circa metà ottobre a fine dicembre 691.000 persone sono state colpite da influenza, nella maggior parte dei casi bambini da 0 a 4 anni. IL RAPPORTO

07 GEN - La stagione influenzale 2013-2014 si presenta fino ad oggi nella norma, con un’attività dei virus a livelli di base e un valore di incidenza (che esprime il numero) dei casi di influenza inferiore rispetto a quello di alcune stagioni precedenti. Ad affermarlo è l’ultimo Rapporto Epidemiologico InfluNet - InfluNet è una rete di sorveglianza coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che come gli scorsi anni si occupa di stimare questi casi, misurandone l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare durata e intensità dell’epidemia. Come si legge nel Rapporto appena pubblicato, quest’anno finora il valore dell’incidenza totale della sindrome influenzale è pari a 1,95 casi per 1.000 assistiti (ciò vuol dire circa 2 casi su 1.000 assistiti), per un valore complessivo stimato di circa 691.000 casi di influenza su territorio nazionale misurati dall’inizio della sorveglianza ad oggi, cioè da circa metà ottobre alla fine di dicembre.
 
La fascia più colpita è quella dei bambini da 0 a 4 anni, in cui si osserva un’incidenza di quasi sei casi per 1.000 assistiti, seguita dalla fascia 5-14 anni (2,25 casi su 1.000), 15-64 anni (1,89 casi su 1.000) e infine dai 65 anni in su (0,86 casi su 1.000).
Rispetto ai risultati regionali, inoltre, la maggiore intensità dell'incidenza dei casi influenzali è stata registrata in alcune settimane (soprattutto le ultime, in dicembre) nelle seguenti regioni: Piemonte, Val d’Aosta, Campania, Basilicata, Molise, P.A. di Trento, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, e Calabria. In alcune regioni, l’aumento dell’incidenza totale è alimentato soprattutto dal crescente numero di casi osservato nella classe pediatrica, come si legge nel Rapporto, che sottolinea che l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
 
Ma qual è il metodo statistico con cui vengono ottenute le stime? In pratica, un certo numero di “medici sentinella” dalle varie regioni italiane, che può variare di settimana in settimana (da un minimo di 651 a un massimo di 1.010 medici finora in questa stagione), prende parte alla sorveglianza, inviando dati sulla frequenza influenzale dei propri assistiti: la popolazione degli assistiti supera in media il milione di persone (1.213.218), pari al 2% della popolazione italiana. A partire dai dati inviati e da questo campione rappresentativo, vengono effettuate le stime complessive che riguardano la totalità della popolazione nazionale.
 
In particolare, nel Rapporto, dal grafico che riporta l’incidenza totale di questa stagione e delle stagioni precedenti, si osserva come l’andamento dell’incidenza delle sindromi influenzali (ILI) 2013-2014 sia nella norma e anche di intensità inferiore rispetto ad alcune stagioni precedenti, come ad esempio la stagione 2010-2011 oppure 2009-2010: in quest’ultima, differente rispetto alle altre, si registra un forte picco dell’influenza agli inizi di dicembre 2009 (con ben 12,92 casi su 1.000 assistiti) e una maggiore incidenza nei ragazzi dai 5 ai 14 anni anziché nei bambini da 0 a 4.
Si deve notare però che nella stagione 2013-2014 si aspetta il picco che deve ancora arrivare nel 2014.
Tra le stagioni prese in considerazione da InfluNet, il picco più alto nell’incidenza delle sindromi influenzali si è osservato nel 2004-2005, in cui nelle fasce tra 0 e 4 anni e tra 5 e 14 anni il livello massimo ha toccato rispettivamente i 30,01 casi e 29,78 casi per 1.000 assistiti.
In generale, le stagioni di maggiore incidenza influenzale registrate sono state le seguenti: 1999-2000, 2002-2003, 2004-2005 e 2009-2010.  
 
InfluNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI) di Genova e il sostegno del Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni.
L’ISS svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale in quanto aggrega settimanalmente i dati raccolti dalle due emireti (una è coordinata dall’ISS stesso e l’altra dal CIRI), li analizza e produce un rapporto settimanale con i risultati nazionali. 
Per la sorveglianza epidemiologica, in particolare, il gruppo di coordinamento nazionale dell’ISS ha sede presso il Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS).
 
Viola Rita

07 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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