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Farmaci. Cittadinanzattiva: "Tetto ospedaliera troppo basso. Assistenza a rischio"


E per sollevare la questione l'associazione lancia un'iniziativa inedita: un "Manifesto dei diritti e dei doveri" rivolto ai cittadini e alle istituzioni. Obiettivo: quello di responsabilizzare i consumi ma anche quello di superare il contenimento costante della spesa farmaceutica e le disparità di accesso ai farmaci.

01 OTT - Portare all’attenzione pubblica le criticità che incontrano i cittadini nell’aver accesso a farmaci e terapie farmacologiche. Ampliare l’attenzione sul tema. Responsabilizzare il cittadino rispetto all’assunzione del farmaco ponendo attenzione anche ai doveri, al fine di contribuire ad una maggiore sostenibilità del sistema (es. attraverso l’aderenza terapeutica, stili di vita corretti, monitoraggio della patologia, ecc.). Superare l’approccio di contenimento costante della spesa farmaceutica, affermando all’interno del dibattito politico e tecnico, il primato di un Diritto alla Salute equo ed uniforme.
Questi i quattro obbiettivi del "Manifesto dei diritti e dei doveri dei cittadini per un accesso sostenibile, equo, uniforme e tempestivo alle terapie farmacologiche", ispirato ai Diritti contenuti nella Carta Europea dei Diritti del Malato e messo a punto da Cittadinanzattiva attraverso le reti del Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici e del Tribunale per i diritti del malato (TDM).
 
“Le difficoltà di accesso alle terapie farmacologiche segnalate ripetutamente negli anni da cittadini e associazioni di pazienti trovano oggi l’ennesima conferma nei dati del recente Rapporto Osmed dell’AIFA 2012”, ha dichiarato Tonino Aceti. ”Lo sforamento del 101% rispetto al tetto fissato 2,4% per l’assistenza farmaceutica ospedaliera nel 2012 certifica infatti l’inadeguatezza del tetto rispetto al reale fabbisogno di salute, che si dimostra essere una delle principali fonti di ritardi per l’approvazione a livello nazionale di farmaci già approvati a livello europeo, nonché dei mancati/ritardati inserimenti dei farmaci approvati a livello nazionale all’interno dei Prontuari terapeutici regionali” ha continuato.
 
Anche il 2013 sembra andare nella stessa direzione, con una spesa farmaceutica ospedaliera che si sta attestando al 4,5% sul FSN rispetto al 3,5% che è la disponibilità finanziaria prefissata. Tale situazione andrà ad aggravare le già esistenti differenze di accesso ai farmaci ospedalieri - innovativi tra le Regioni delineando di fatto cittadini di serie A e cittadini di serie B.

01 ottobre 2013
© Riproduzione riservata

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