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Tumori. Per comprenderli bisogna studiare l’identikit delle proteine


Quali sono nei tessuti tumorali le proteine che regolano i processi cellulari che hanno subito mutazioni? Cercare la risposta a questa domanda sembra essere la nuova frontiera della ricerca sul cancro. In Italia una ricerca in collaborazione con Oxford svela il segreto di 4 varianti di una serina/treonina chinasi coinvolte nel processo tumorale.

22 LUG - L’ultima frontiera della ricerca sul cancro – che potrebbe fornire informazioni utili alla comprensione dei meccanismi di sviluppo della patologia, per la messa a punto di terapie più efficaci – si trova nell’individuazione e nello studio delle diverse mutazioni delle proteine dei tessuti tumorali che regolano i processi cellulari. Come una sorta di identikit. Ecco perché lo studio di due giovani ricercatrici, Clorinda Lori e Antonella Lantella del dipartimento di Scienze biochimiche “A. Rossi Fanelli” della Sapienza, in collaborazione con il Centro di genomica strutturale dell’università di Oxford, è così importante: pubblicato sulla rivista Plos One, lo studio analizza 4 varianti di una serina/treonina chinasi espresse in tessuti colpiti dalla progressione neoplastica.
 
Le chinasi sono proteine coinvolte nella trasmissione di un determinato segnale all’interno della cellula e nei tumori risultano spesso alterate. La ricerca si è basata sullo studio delle caratteristiche strutturali e funzionali delle chinasi mutate e della stabilità termodinamica.
Nei geni di alcune chinasi presenti in diversi tipi di tumore sono state scoperte mutazioni puntiformi, ovvero di un solo nucleotide nella catena del DNA, che portano all’espressione di chinasi con una sequenza amminoacidica diversa e quindi con possibili differenze strutturali e funzionali rispetto a quelle dei tessuti normali. Queste varianti genetiche possono essere responsabili della diversa suscettibilità individuale a malattie complesse come il cancro e della diversa risposta alle terapie farmacologiche.
Per questo motivo la caratterizzazione molecolare dei tumori è fondamentale per la messa a punto di terapie personalizzate in grado di prevedere per ogni malato la medicina più appropriata.
“Il dipartimento di Scienze biochimiche è impegnato già da alcuni anni nelle ricerche sull’effetto delle mutazioni sulla struttura molecolare delle proteine coinvolte nella trasmissione del segnale  in  malattie complesse e nel cancro in particolare”, ha spiegato Roberta Chiaraluce, docente responsabile del team di ricerca. “In questo lavoro abbiamo applicato infatti il medesimo approccio sistematico usato in un recente studio pubblicato su Plos One condotto dal nostro team, in collaborazione con la dottoressa Alessandra Pasquo dell’ENEA, sulla fosfatasi, un enzima coinvolto in numerosi tumori che agisce spegnendo l’azione mediata dalle chinasi”. 

22 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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