Psoriasi: presto linee guida istituzionali
È stata annunciata nel corso del 49° Congresso Nazionale dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) l’avvio di una collaborazione tra la società scientifica e l’Iss per la redazione di linee guida indipendenti.
04 OTT - Proprio mentre il programma Psocare è al centro di una tempesta giudiziaria che ha portato a 6 arresti, l’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi) ha annunciato che a breve vedrà la luce una nuova linea guida indipendente sulla psoriasi, frutto della collaborazione tra la società scientifica e l’Istituto superiore di sanità.
L’occasione dell’annuncio è stato il 49° Congresso nazionale Adoi, conclusosi a Cagliari sabato 2 ottobre.
“Si tratta di un’importante novità poiché ci troviamo davanti a linee guida indipendenti, frutto della collaborazione tra enti pubblici e quindi svincolati da ogni forma di pressione esterna”, ha affermato Ornella De Pità, presidente Adoi.
La psoriasi, che si stima colpisca oltre due milioni di persone in Italia, è una malattia della pelle non contagiosa, ad andamento cronico e recidivante, dal forte impatto negativo sulla qualità di vita.
Il congresso Adoi ha inoltre focalizzato l’attenzione su malattie meno note ma ugualmente drammatiche. Tra queste le patologie bollose autoimmuni come il pemfingo e il penfingoide, caratterizzate dall’azione di autoanticorpi che portano a ‘scollare’ i vari strati dell’epidermide e alla formazione di vere e proprie bolle. “La relativa rarità di tali patologie e le difficoltà connesse alla loro diagnosi e alla terapia fanno si che, specialmente nel nostro Paese, siano particolarmente carenti le strutture specifiche di riferimento, sia per i medici che per i pazienti colpiti”, ha aggiunto De Pità.
Perciò i malati colpiti da tali disturbi trovano enormi difficoltà nel comprendere la natura della loro patologia e le problematiche ad essa correlate, in particolare il tipo e la durata dei trattamenti, la gestione e la prevenzione delle complicanze connesse all'uso di farmaci immunosoppressori e le conseguenze immediate e tardive di tali cure sull'organismo. “I centri specialistici non sono dislocati in tutta Italia e noi dermatologi vogliamo frenare i viaggi della speranza”, ha concluso De Pità.
04 ottobre 2010
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