Farmaci. La Toscana presenta ricorso al Tar contro la riclassificazione degli antidiabetici gliptine
Impugnata davanti al Tar del Lazio la determina del 3 maggio di Aifa che riclassifica dalla fascia A-Pht alla fascia A questi medicinali. “Quella determina crea un danno economico alle Regioni, che vedrebbero un’ulteriore riduzione delle risorse a disposizione per il fondo sanitario”, commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini
17 LUG - La Regione Toscana ha impugnato davanti al Tar del Lazio la determina del 3 maggio di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che riclassifica dalla fascia A-Pht alla fascia A le gliptine, farmaci antidiabetici molto diffusi. “Quella determina crea un danno economico alle Regioni, che vedrebbero un’ulteriore riduzione delle risorse a disposizione per il fondo sanitario – commentano il presidente della Toscana
Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute
Simone Bezzini – a differenza di quanto infatti stimano il Ministero della salute e Aifa, la riclassificazione delle gliptine produrrebbe costi per le Regioni intorno ai 35 milioni di euro, di cui 3 milioni e 200 mila soltanto per la Toscana”. “Questo perché – spiegano - verrebbero meno il recupero della spesa farmaceutica convenzionata e dello sforamento del tetto per gli acquisti diretti”.
Secondo l’assessore con la riclassificazione inoltre non ci sarebbe alcun vantaggio per il paziente in termini di accessibilità al farmaco. “Anzi – commenta - la distribuzione diretta da parte delle farmacie private può comportare il pagamento del ticket di compartecipazione. La cosa grave – continua Bezzini – è che tutto questo è avvenuto senza alcun confronto con le Regioni. La riclassificazione, a differenza di quanto sostiene Aifa, non è stata oggetto di confronto con il tavolo tecnico così come invece è previsto dalla norma di bilancio 2024. Ciò rappresenta una non corretta applicazione della legge”.
Per queste ragioni la Regione Toscana ha presentato ricorso e chiede una revisione della disposizione. “Seguiremo ora con attenzione gli sviluppi” conclude l’assessore della Toscana.
17 luglio 2024
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