Si presenta con lesioni cutanee piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone, bianco o rosa, che possono essere facilmente confuse anche con semplici inestetismi. Ma in realtà potrebbero essere campanelli d’allarme. Stiamo parlando della cheratosi attinica, patologia della pelle che interessa in particolare le persone con un’età avanzata e la pelle chiara, ma non solo, con una prevalenza del 27,4% negli over 30 (Fargnoli et al, 2017). Una patologia da non sottovalutare perché la cheratosi attinica può evolvere verso una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare.
Diagnosi precoce è la parola d’ordine: la cheratosi attinica se individuata in tempo può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura. Ecco, quindi, che per sensibilizzare la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza sulla patologia, torna la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse. Da settembre a dicembre 2023 saranno coinvolte 13 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale con una giornata di screening dermatologico.
Alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma in via Álvaro del Portillo 200, il 16 dicembre dalle 9 alle 13 i dermatologi coordinati dal Prof. Vincenzo Panasiti, Direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, offriranno consulti gratuiti per favorire la diagnosi di una patologia ad oggi ancora troppo spesso sottovalutata. La prenotazione è obbligatoria al link https://eventi.derma-point.it/roma4
“Le macchie della pelle non sono tutte uguali e alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente della SIDeMaST – tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono infatti per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile”.
Gli fa eco il Prof. Panasiti: “Le cheratosi attiniche rappresentano le lesioni precancerose di più frequente riscontro durante le campagne di screening dermatologico. Ad oggi gli approcci terapeutici sono molteplici e possono essere utilizzati in base alle caratteristiche cliniche delle lesioni, al loro numero ed alla loro estensione. In genere i trattamenti a disposizione del dermatologo non sono invasivi ed offrono ottime probabilità di guarigione”.