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Glioma. Progettato dispositivo impiantabile per testare trattamenti dal vivo


Un microdevice, grande come un chicco di riso, da impiantare nel cervello, durante la rimozione del glioma, per avere informazioni sulle sue caratteristiche e sui farmaci che potrebbero contrastare la recidiva di questo tumore che colpisce anche il midollo spinale. È quanto ha realizzato, in uno studio di fase I, un team di ricercatori  del Brigham and Women’s Hospital di Boston

08 SET -

Un team del Brigham and Women’s Hospital, guidato da Pierpaolo Peruzzi e Oliver Jonas, ha progettato un dispositivo per testare i trattamenti nei pazienti affetti da glioma, una forma di tumore che ha origine nel cervello e nel midollo spinale, direttamente nel microambiente tumorale. Il microdevice, che ha le dimensioni di un chicco di riso, è stato progettato per essere utilizzato negli interventi di chirurgia ed è stato sperimentato in un trial clinico di fase I, come evidenziato nella pubblicazione apparsa su Science Translational Medicine.

Ogni anno, solo negli USA, circa 20mila persone ricevono una diagnosi di glioma. “Per trattare al meglio questo tumori dobbiamo sapere, sin dall’inizio, quale farmaco funziona per un determinato paziente”, spiega Pierpaolo Peruzzi, “Gli strumenti attualmente disponibili non sono abbastanza efficaci per rispondere a questo quesito”.

Il gruppo di ricerca ha messo così a punto un microdevice da impiantare nel tumore del paziente durante l’intervento chirurgico e da rimuovere prima del completamento dell’operazione. Nel corso dell’intervento il dispositivo somministra piccole dosi di una ventina di farmaci in aree piccolissime del tumore. Il dispositivo, quindi, viene rimosso e il tessuto prelevato con l’intervento viene analizzato. In questo modo si riesce anche a valutare gli effetti dei farmaci sul microambiente tumorale, le cellule che circondano il tumore.

Lo studio

Per lo studio di fase I i ricercatori hanno testato il dispositivo su sei pazienti, nessuno dei quali è andato incontro a effetti avversi. I ricercatori hanno raccolto dati biologici dai dispositivi, per esempio come cambia la risposta in base alle concentrazioni del farmaco o quali cambiamenti molecolari produce ciascun farmaco nelle cellule.

Il team ha ora avviato la fase II dello studio per capire come sfruttare i dati raccolti e ottimizzare la terapia del glioma. Il microdevice sarà installato 72 ore prima dell’intervento attraverso una procedura mininvasiva.

Fonte: Science Translational Medicine 2023



08 settembre 2023
© Riproduzione riservata

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