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Tumore del colon-retto. Mappe dettagliate per capirne al meglio le dinamiche


Un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School di Boston ha ricostruito una mappa dettagliate in 3D del tumore del colon-retto, combinando dati istologici e di imaging. Precedentemente i ricercatori avevano usato un approccio simile per mappare il melanoma in fase precoce

20 GEN -

Da un team della Harvard Medical School di Boston arrivano mappe dettagliate del tumore del colon-retto. Sulla rivista Cell, i ricercatori americani hanno descritto una ricostruzione 2D e 3D del cancro, nell’ambito del progetto Human Tumor Atlas Network, del National Cancer Institute, che ha l’obiettivo di creare degli atlanti dei diversi tipi di tumori che saranno disponibili gratuitamente per gli scienziati. L’obiettivo è quello di migliorare diagnosi e trattamento delle malattie oncologiche.

Nonostante la disponibilità di screening con imaging anche molto dettagliate, le decisioni di trattamento per i pazienti vengono anche prese più che altro sulla base dei risultati dell’istologia tradizionale. Il team americano ha combinato l’istologia con tecnologie di imaging di singole cellule per creare una mappa in 2D e 3D del tumore del colon-retto.

In questo modo, i ricercatori hanno fornito informazioni molecolari dettagliate, a partire dalle caratteristiche istologiche del tumore, consentendo di avere dati su come il cancro si forma, progredisce e interagisce con il sistema immunitario. Precedentemente i ricercatori avevano usato un approccio simile per mappare il melanoma in fase precoce.

In particolare, il gruppo di studio USA ha combinato l’istologia con i dati di imaging di singole cellule raccolti con la tecnica a immunofluorescenza ciclica (CyCIF – cyclic immunofluorescence), creando la mappa dettagliata 2D di ampie zone del tumore del colon-retto. Unendo insieme, poi, queste mappe, è stata realizzata la mappa in 3D.

Le mappe hanno mostrato che un singolo tumore può avere più o meno sezioni invasive e più o meno regioni dall’aspetto maligno. Inoltre, all’interno di un tumore, gli ambienti immunitari variano di molto.

Ma le mappe hanno offerto anche nuove visioni dell’architettura dei tumori. Per esempio, gli scienziati avevano precedentemente identificato, nel tumore, una zona caratterizzata dalla presenza di una sostanza simile al muco, chiamata mucina, con gruppi di cellule che galleggiano all’interno. Tuttavia, nel nuovo studio, la ricostruzione 3D ha rivelato che queste ‘piscine’ di mucina sono, invece, una serie di caverne interconnesse da canali con cellule di cancro posizionate come estroflessioni simili a dita.

Fonte: Cell 2023



20 gennaio 2023
© Riproduzione riservata

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