L’Istituto Superiore di Sanità insieme al Consorzio Interuniversitario CINECA, all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e alla Società Italiana di Telemedicina, che ha promosso l’iniziativa, hanno stipulato un accordo di collaborazione per promuovere, coordinare e svolgere la ricerca biomedica utilizzando in modo innovativo le tecnologie digitali e di telecomunicazione.
Alla definizione dell’accordo ha contribuito il Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’ISS che parteciperà direttamente al comitato direttivo per la gestione delle attività.
L’accordo prevede in particolare:
-lo studio di nuovi sistemi per gestire i flussi di informazioni su internet per la cura dei pazienti e lo svolgimento di attività sanitarie a distanza;
-lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi sistemi digitali per la telemedicina, per le terapie digitali, -la teleriabilitazione, la medicina digitale e le modalità di personalizzazione delle cure combinando tra loro di differenti tecnologie digitali;
-lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi metodi di analisi della complessità dei sistemi biologici;
lo studio e la messa a punto di nuovi sistemi digitali per condurre le sperimentazioni cliniche.
“Queste ricerche – si legge in una nota - servono a favorire i meccanismi di coproduzione di innovazioni digitali per la medicina, ma anche a validare scientificamente modelli organizzativi, protocolli, trattamenti e progetti, per nuove opportunità nella scienza medica. Per tali attività è fondamentale una strettissima cooperazione multidisciplinare e i sistemi di calcolo avanzato rappresenteranno sempre di più un insostituibile strumento per la ricerca biomedica e la sperimentazione clinica. I sistemi di calcolo e telecomunicazioni costituiranno lo strumento elettivo di verifica e controllo in tempo reale dei fenomeni correlati alla salute complessiva e a quella individuale. Ma il lavoro in questi nuovi settori non è soltanto tecnologico. Le infrastrutture di trasmissione e computazione dovranno affrontare sfide che nell'ambito medico/clinico hanno una formulazione peculiare”.
“Le attività saranno indirizzate nel concreto a definire e validare nuovi modelli e metodi di computazione traslabili dal setting della ricerca a quello della medicina e sanità digitale, a sviluppare trial clinici decentralizzati basati su reti collaborative di ricerca e trial specifici per i settori emergenti, a cooperare alla definizione di nuovi strumenti di ricerca forniti dell’informatica e dalla matematica, utili per studiare la complessità dell’individuo, anche riguardo alla visione“one health”, ossia al modello sanitario che si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente”, conclude il comunicato.