Misurando le cellule immunitarie nel liquido cerebrospinale, al momento della diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), è possibile predire quanto velocemente la malattia progredirà. È quanto evidenziato da uno studio pubblicato su Nature Communications da un team svedese del Karolinska Institutet di Stoccolma.
Per lo studio, i ricercatori hanno raccolto campioni di sangue e liquido cerebrospinale da 89 pazienti ai quali era stata di recente diagnosticata la SLA. I risultati hanno mostrato che un’elevata percentuale di cellule T effettrici è associata a tassi di sopravvivenza inferiori.
Allo stesso tempo, un’elevata percentuale di cellule T regolatorie attivate indica un ruolo protettivo contro la rapida progressione della malattia.
“Lo studio potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti che hanno come obiettivo le cellule immunitarie per ritardare il decorso della malattia”, spiega Solmaz Yazdani, che ha guidato la ricerca.
Fonte: Nature Communications 2022