In aumento il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 45ª settimana del 2022, infatti, l’incidenza è pari a 6,6 casi per mille assistiti (4,8 nella settimana precedente).
I casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, in questa settimana di rilevazione sono circa 388.000, per un totale di circa 1.180.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se – sottolinea l’Iss - a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori.
Colpiti maggiormente le fasce di età pediatrica e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui si osserva un aumento dell’incidenza pari a 19,6 casi per mille assistiti.
Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è invece a 9,27 nella fascia 15-64 anni a 5,85 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 3,48 casi per mille assistiti.
Tutte le Regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, hanno superato la soglia basale (fissata a 3,6 casi) tranne Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. In Lombardia e Umbria l’incidenza delle sindromi simil-influenzali ha raggiunto il livello di media entità (fissato a 14,37 casi).
Tre Regioni (Campania, Calabria, Sardegna) non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet.