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Farmaci. Iqvia: “Mercato ospedaliero nel 2021 sale a 10,3 mld. Boom distribuzione per conto: +10,7%”


Liberatore: “Nel 2021 c’è stata una risalita nell’accesso alle diagnosi e alle cure che ha comportato una timida ripresa del mercato farmaceutico ospedaliero”. Uno dei principali mercati in crescita è stato l’oncologia con alcune terapie innovative , tra cui le CarT. Inoltre, hanno inciso sulla spesa farmaceutica anche le terapie recentemente immesse sul mercato per l’atrofia muscolare spinale, la fibrosi cistica, la porfiria e l’emicrania.

15 MAR - Il mercato farmaceutico ospedaliero chiude il 2021 con un valore totale di 10,3 miliardi di euro, +1,2% rispetto al 2020. Ad analizzare lo scenario è IQVIA, il provider globale di dati in ambito sanitario e farmaceutico, tecnologie innovative e servizi di ricerca clinica.
 
Sergio Liberatore, amministratore delegato di IQVIA Italia: “Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il canale ospedaliero registra una ripresa a valori attestandosi, comunque, su un livello totale inferiore rispetto al periodo pre-pandemia.  Nel 2021 c’è stata una risalita nell’accesso alle diagnosi e alle cure che ha comportato una timida ripresa del mercato farmaceutico ospedaliero. Nel 2020, per paura del contagio, molti pazienti avevano deciso di non andare in ospedale e molti medici avevano cancellato le visite e gli interventi che non ritenevano urgenti”.
 
Uno dei principali mercati in crescita è stato l’oncologia con alcune terapie innovative , tra cui le CarT, che ha generato una crescita  della spesa del 12,7% rispetto al 2020 (+256 milioni di euro). Le terapie oncologiche, infatti, nel 2021 sono in ripresa rispetto al 2020, anno in cui sono diminuiti i pazienti per la difficoltà ad accedere alle strutture e quindi alle diagnosi e alle terapie.
 
Inoltre, hanno inciso sulla spesa farmaceutica anche le terapie recentemente immesse sul mercato per l’atrofia muscolare spinale, la fibrosi cistica, la porfiria e l’emicrania con un +34,8% (+104 milioni di euro) rispetto al 2020. Anche le terapie auto-immuni (tra cui psoriasi, dermatite atopica, morbo di Crohn) segnano un +25% rispetto al 2020 (+111 milioni di euro),
 
Grande crescita anche per i vaccini anti-influenzali (+72% a valori) rispetto allo stesso periodo 2020.
 
I principali mercati in calo durante il 2021 sono stati quelli dell’epatite C (-74,3%, ossia -249 milioni di euro) a causa del graduale debellamento dell’HCV e dell’avvicinarsi  dell’obiettivo di eradicare completamente questa malattia con i farmaci. Anche le terapie biologiche per malattie oncologiche e autoimmuni registrano una diminuzione a valori(-17,2%, ossia -132 milioni) a causa della scadenza di molti brevetti e del conseguente maggiore ricorso ai prodotti biosimilari. Questo ha permesso l’abbassamento del prezzo medio di queste terapie.
 
Grazie ai vaccini contro il coronavirus, ci sono stati meno ricoveri per Covid e un conseguente minor utilizzo di farmaci per gestire i pazienti in ospedale (ossia anestetici per le terapie intensive, antibiotici e antivirali).
 
Sempre all’interno del canale pubblico, è da segnalare la distribuzione per conto (DPC), gestita in ogni Regione dalle singole ASL, che registra un trend di crescita del 10,7% a 2,16 miliardi di euro (+209 milioni rispetto al 2020). I principali mercati in crescita sono stati il diabete (+21% ossia +106 milioni rispetto al 2020), inclusi i test per la misurazione del glucosio nel sangue. In questo comparto è da segnalare anche l’aumento nel mercato degli anticoagulanti di nuova generazione (NOA), +8%, ossia +38 milioni rispetto al 2020, e dei prodotti per la sclerosi multipla (+77%, +24 milioni). Questi tre mercati contribuiscono all’80% della crescita totale della DPC.  L’aumento della DPC è dipeso in parte anche dalla sua introduzione in Emilia Romagna (settembre 2021), partendo con la distribuzione dei prodotti per il diabete e per le malattie respiratorie
 
Prosegue Liberatore: “Ora guardiamo con speranza all’ammodernamento del sistema sanitario grazie alle risorse del PNRR. Infatti, la pandemia ha messo in evidenza la necessità di un’assistenza più efficace a livello territoriale e dell’introduzione di sistemi di telemedicina. Inoltre, con il PNRR, saranno rinnovate le infrastrutture digitali degli ospedali che, altrimenti, rischierebbero di compromettere la qualità delle prestazioni e l’efficienza del sistema”.
 
 

15 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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