Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 21 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Alimentazione. Latte e yogurt fanno bene alla salute e la scienza lo dimostra, ma gli italiani ne consumano sempre di meno


Consumarli giornalmente contribuisce a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari, ictus, ipertensione, cancro del colon-retto, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi. Il consumo cala maggiormente nella fascia di età 6-24. Pubblicato dal ministero della Salute il razionale scientifico per il corretto consumo di latte e yogurt nella alimentazione quotidiana IL DOCUMENTO

24 GEN - È una conferma pressoché unanime quella che arriva dalla scienza: latte e yogurt consumati quotidianamente aiutano a mantenere un buono stato di salute. Gli effetti benefici illustrati in studi prospettici raccolti in revisioni sistematiche e metanalisi, sono molteplici. Questi alimenti contribuiscono a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari, ictus, ipertensione, cancro del colon-retto, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi ed anche diabete mellito di tipo 2 e morbo di Alzheimer e altro ancora. Peccato che sembrano uscire dalle abitudini alimentari degli italiani: il loro consumo giornaliero, dal 2018 al 2020, è sceso del 14%. Soprattutto bambini, ragazzi e giovani ne consumano sempre di meno, tant’è che il consumo di latte a colazione che passa dal 56,6% al 45,6% (-10,9 pp), con punte di riduzione di circa il 20% tra i bambini di 3-10 anni. In barba alla linee guida italiane che raccomandano di bere una tazza e mezza di latte al giorno.
 
A illustrate gli effetti del consumo di latte e yogurt sulla salute, e anche la perdita di appeal di questi alimenti, è un documento “Razionale scientifico dello sviluppo del “decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt nella alimentazione quotidiana”, redatto dal tavolo tecnico sulla sicurezza alimentare del ministero della Salute.

Gli studi. A livello mondiale, tutte le linee guida per una sana alimentazione indicano che il consumo di latte/yogurt si associa al mantenimento di un buono stato di salute e ne raccomandano un consumo quotidiano (Comerford et al., 2021); le linee guida italiane per una sana alimentazione (Crea 2019) raccomandano il consumo di 3 porzioni di latte al giorno pari a un quantitativo di 375 ml al giorno. A livello nazionale, un recente documento di consenso raccomanda il consumo di latte e yogurt tra gli esempi di una prima colazione adeguata dal punto di vista nutrizionale (Sinu – Sisa 2018).
 
La base scientifica per queste indicazioni deriva dai risultati di numerosi studi prospettici raccolti in revisioni sistematiche e metanalisi. Due recenti revisioni di metanalisi (Godos et al., 2019; Zhang et al., 2021) concludono che il consumo di latte è più frequentemente associato ad effetti positivi che eventuali effetti sfavorevoli sulla salute. L’analisi dose-risposta indica che un incremento di 200 ml (circa 1 tazza) di latte al giorno era associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, ictus, ipertensione, cancro del colon-retto, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi (Zhang et al., 2021). Associazioni benefiche sono state trovate anche per il diabete mellito di tipo 2 e il morbo di Alzheimer.
 
In accordo a quanto riportato dal Wcrf (2018) il consumo di latte e dei suoi derivati presenta invece una limitata associazione con la riduzione del rischio di cancro della mammella nelle donne in premenopausa. Al contrario, l’assunzione di latte potrebbe essere associata a un rischio più elevato di cancro alla prostata, morbo di Parkinson, acne e anemia da carenza di Fe nell’infanzia.
 
L’effetto favorevole del consumo di latte e yogurt sulle malattie cardio-cerebrovascolari e sulla mortalità generale è confermato a livello mondiale dallo studio PURE (Dehghan et al., 2018). Il consumo totale di latte e yogurt è stato anche associato a un minor rischio di Sindrome Metabolica e sue manifestazioni come iperglicemia, pressione arteriosa elevata, ipertrigliceridemia e basso colesterolo HDL. Un aumento di una porzione/die di latte era correlato a un rischio inferiore del 12% di obesità addominale ed un incremento di una porzione/giorno di yogurt era associato a un rischio di iperglicemia inferiore del 16% (Lee et al., 2018).
 
Anche una più recente metanalisi riferisce una diminuzione del rischio di sindrome metabolica compreso tra 28 e 21% per il consumo di yogurt e latte rispettivamente (Mena-Sánchez et al 2019). Il consumo di yogurt è stato associato ad un minor rischio di incremento ponderale anche in età adulta (Schwingshackl et al., 2016).

Consumo di latte in Italia: si consuma sempre di meno e occasionalmente
Ma i benefici sembrano essere ignorati dagli italiani. Tra il 1998 e il 2020, si stima che il consumo giornaliero di latte si sia notevolmente ridotto passando dal 62,2% al 48,1% (-14,1%).  Sempre più persone lo consumano occasionalmente (il consumo non giornaliero è passato dal 18% al 28,7% (+ 9,8 pp) e sempre più persone non evitano (la prevalenza dei non consumatori di 5 pp è aumentata dal 17,2% al 22,2%).
L’appeal verso il latte è scemato maggiormente nella fascia di età dei bambini, ragazzi e giovani di 6-24 anni, con punte di riduzione che si attestano in queste fasce di età intorno a circa il 20%. Il latte si consuma giornalmente sempre meno nelle regioni del Nord (dal 61,3% del 1998 al 45,6% del 2020).
 
Persone di 3 anni e più per abitudine al consumo di latte. Anni 1998-2020 (valori percentuali)

 
 
Cambiano le abitudini nel fare la colazione: diminuisce chi beve il latte, aumenta chi preferisce altri tipi di colazione.
Nonostante la quota di persone di 3 anni e più che dichiarano di non fare la colazione si sia mantenuta pressoché stabile tra il 1998 e il 2020 (rispettivamente 7,9% nel 1998 e 7,5% nel 2020), si è osservato nel tempo, specialmente fino al 2019, un aumento di questa abitudine in bambini e ragazzi fino a 24 anni. Nel 2020 questa flessione si è in parte ridotta, molto probabilmente complice la permanenza a casa specialmente nei periodi di Lockdown legati all’emergenza sanitaria da Covid-19.
 
Parallelamente a questo andamento, tra il 1998 e il 2020 c’è stata una forte riduzione del consumo di latte a colazione che passa dal 56,6% al 45,6% (-10,9%), con punte di circa -20% tra i bambini di 3-10 anni. Una diminuzione che si è tradotta, da una parte nell’aumento di quanti, pur non bevendo il latte, mangiano comunque qualcosa come biscotti, fette biscottate, brioche, ecc., con o senza bevande come il the o il caffè (+10%), e dall’altra di quanto fanno colazione con yogurt, cereali, succhi di frutta ecc. (+5,4%).
Si è lievemente ridotta nel tempo, invece, specialmente tra gli adulti, la quota di chi ha l’abitudine a bere solo il the o il caffè senza mangiare nient’altro (dal 13,4% del 1998 al 10,6% del 2020). La colazione con yogurt, cereali ecc è sempre più apprezzata tra i bambini di 3-5 anni (dal 4,5% del 1998 al 18% del 2020).
 
Consumo di latte nei bambini delle scuole elementari
Tenendo conto che latte e di yogurt sono prevalentemente consumati a colazione e merenda, i dati dell’indagine di OKKIO alla Salute 2019 indicano che solo il 64,5% dei bambini italiani consumalatte e/o yogurt a colazione e/o merenda, compresa la merenda eventualmente fornita dalla scuola; tendenzialmente i consumi di latte e yogurt a colazione e merenda sono più bassi al Nord (62,7%) rispetto al Centro e Sud Italia (67,4% e 65,3% rispettivamente). Il latte è più frequentemente consumato rispetto allo yogurt a colazione (56,3% dei bambini vs 4.2%), mentre a merenda lo yogurt mostra in questa fascia di età frequenze di consumo superiori rispetto al latte (9,2% vs 0,4%).
 

24 gennaio 2022
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Il documento

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy