Cala sopravvivenza a trapianti di cuore. Costa (Cnt): “Oggi ci sono più opzioni terapeutiche e si trapiantano sempre più persone che prima sarebbero morte”
12 FEB - A leggere i numeri del CNT sui trapianti di cuore in Italia risalta all’occhio il dato che vede una riduzione della percentuale di sopravvivenza ad un anno dal trapianto nell’ultimo decennio.
A chiarire i dubbi è
Alessandro Costa direttore del Centro nazionale trapianti. “Gli ultimi 10 anni del Vad (Dispositivo assistenza ventricolare) hanno cambiato completamente lo scenario del trapianto di cuore. Vede anni fa il trapianto era l’unica alternativa mentre oggi ci sono delle opzioni terapeutiche in più. Per esempio si trapiantano persone che hanno complicanze del Vad e che prima sarebbero morte. Se 20 anni fa si trapiantavano 100 pazienti. Oggi di quei 100 solo una minima parte va al trapianto ed è quella che prima sarebbe morta. Insomma, è cambiata la popolazione che viene trapiantata (più a rischio) e questo fa si però che lo sopravvivenza sia lievemente inferiore".
12 febbraio 2016
© Riproduzione riservata
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy