La Sicilia apre al metodo Vannoni
01 AGO - Svolta epocale in Sicilia, dove d’ora in poi i malati gravissimi (e non) potranno curarsi con le cellule staminali del metodo Stamina. La Regione siciliana ha, infatti, approvato una risoluzione che individua anche le strutture dove sarà possibile ottenere le cure secondo la metodica di Davide Vannoni. “E’ una decisione epocale che ci rende tutti molto orgogliosi per la battaglia vinta”, ha detto Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese e presidente dell’associazione Sicilia Risvegli onlus, voluta dal fratello Salvatore, che dopo due anni e mezzo in stato vegetativo permanente si svegliò e raccontò che quando era in coma sentiva e capiva tutto. La sua ultima battaglia fu proprio quella per le cure con le cellule staminali.
“Salvatore voleva curarsi con il metodo Stamina, ma è morto nell’attesa che i giudici lo autorizzassero - ha raccontato Crisafulli - Prima di morire aveva chiesto, tramite l’associazione Sicilia Risvegli onlus, da lui fondata, che la Regione Sicilia permettesse ai malati gravi di curarsi con quella metodologia, portando tanti esempi di casi in cui si erano avuti miglioramenti. Dopo la sua morte - ha aggiunto - abbiamo portato avanti questa battaglia, motivati anche dal fatto che in Sicilia ci sono alcuni pazienti curati col metodo Stamina, come la piccola Smeralda, che ne ha tratto molti benefici. La nostra vittoria è anche la vittoria del papà di Smeralda, Giuseppe Camiolo, che lotta insieme a noi per tutti i malati gravi”.
“La Regione Sicilia ha tenuto conto dell’evidenza dei risultati positivi del Metodo Stamina su molti pazienti e per questo ha fatto una scelta coraggiosa - ha spiegato l’avvocato Desirée Sampognaro - Una scelta che arriva mentre molti giudici di fatto condannano a morte tanti bambini negandogli queste cure”.
01 agosto 2013
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