Sigo. "In Italia 7 mln di donne vittime di violenza. Italia approvi convenzione di Istanbul"
08 OTT - “Il Parlamento deve sottoscrivere immediatamente il trattato internazionale. Stava per farlo il Senato ma l’assenza del presidente e dei suoi vice causò la sospensione della seduta. Noi ginecologi possiamo fare molto contro gli abusi, ma è necessario riconoscere i campanelli d’allarme”. Le parole sono di Nicola Surico, presidente Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), che in occasione della Figo (International Federation of Gynecology and Obstetrics) torna a denunciare le diffuse violenze subite ogni giorno dalle donne di tutto il mondo.
La prevenzione e il contrasto della violenza sulla popolazione femminile sarà proprio uno dei temi centrali del XX Congresso Figo.
Nel mondo oltre 600 milioni di donne subiscono violenze fisiche e sessuali. Nel nostro Paese sono 7 milioni le italiane vittime di violenze almeno una volta nella vita. Circa 5 milioni hanno ricevuto molestie sessuali (23,7%), 4 milioni maltrattamenti fisici (18,8%) di cui 1 milione ha subito uno stupro. Il 24,7% delle donne ha come aguzzino un uomo non partner, mentre il 14,3% è stato molestato dal compagno o da un ex.
La denuncia di questi episodi, spiega la Sigo, “è rara”: solo il 5,3% nel caso di violenza domestica. “Il ginecologo deve essere un alleato contro gli abusi – ha affermato Surico -. Noi seguiamo la donna nella sua intimità dal menarca fino alla post-menopausa, possiamo quindi capire immediatamente chi è stata vittima di molestie. Per fare questo è però necessario riconoscere in tempo i ‘campanelli d’allarme’ e i segnali rivelatori ed aiutare la paziente a denunciare l’accaduto”.
La missione della Figo, e delle società nazionali come la Sigo, è promuovere la salute della donna, ridurre la mortalità materno-infantile e sostenere il diritto alla salute sessuale. “Si tratta di un evento unico in Italia, che si svolge in Europa una volta ogni 15 anni - ha ricordato Surico -. Il Congresso vede il prezioso contributo di molti ginecologi italiani che tengono alta la fama della disciplina in ambito clinico e assistenziale”. “In occasione di questo appuntamento internazionale – ha proseguito il Presidente Sigo - i ginecologi rivolgono un appello pressante al Parlamento italiano, affinché ratifichi immediatamente la Convenzione di Istanbul. E’ un trattato stilato la scorsa estate con gli obiettivi di prevenire la violenza contro le donne, proteggere le vittime e incentivare la perseguibilità penale degli aggressori. Per contrastare un fenomeno così drammaticamente diffuso è necessario un segnale forte e responsabile da parte delle Istituzioni. La Convenzione è già stata sottoscritta dal Ministro per le Pari Opportunità Elsa Fornero, ci aspettiamo che le due Camere facciano altrettanto il prima possibile. Ne stava discutendo il Senato il 20 settembre, ma poi la seduta fu purtroppo sospesa per l’assenza del Presidente e dei suoi vice”.
La violenza sulle donne, spiega ancora Surico, “è un problema complesso”, che comporta ricadute anche nella sfera della salute. Anche se la fascia di età più colpita è rappresentata dalle donne tra 16 e 40 anni, non c’è epoca della vita femminile che possa dirsi esente da questo rischio. “Questa situazione richiede un immediato intervento da parte delle Società scientifiche per formare e sensibilizzare tutti i professionisti a confrontarsi con donne vittime di molestie sessuali. Bisogna costruire una competenza che fin qui è mancata – ha sottolineato Surico -, perché, nonostante faccia parte della nostra professionalità dare risposte adeguate a queste problematiche, fino a poco tempo fa l’argomento era stato semplicemente rimosso dalla nostra formazione ed era del tutto assente una cultura ginecologica sull’argomento”. I
08 ottobre 2012
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