Garattini (Mario Negri): “Ingiustificabili differenze di consumo e di costo”
18 LUG - Spara a zero su differenze di consumo e costo tra le diverse Regioni, ma anche sui diversi prezzi tra farmaco e farmaco
Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” nel corso della presentazione del rapporto Osmed 2018.
“È ingiustificabile la variabilità regionale dei consumi farmaceutici dispensati attraverso le farmacie territoriali – ha detto – come si può passare da una spesa lorda procapite del Veneto pari a da 136 euro ai 201 della Campania? È ingiustificabile. E anche nelle strutture sanitari pubbliche, tra Nord e Sud del Paese ci sono differenze, nelle prime si spendono in media 182 euro pro capite, al Centro 206 e nel Sud 213. A livello regionale, si passa dai 166 euro della Lombardia ai 237 della Puglia”.
E ancora, rincara la dose Garattini: “Quando parliamo dei farmaci a brevetto scaduto vediamo che si continuano a scegliere senza ragione gli originator. Questo nonostante neanche i medici possano dimostrare la differenza tra originatori ed equivalenti”.
Non parliamo poi dei prezzi dei farmaci, gli oncologici in primis: “Bisogna agire drasticamente abbassando il prezzo di tutti i farmaci” ha sottolineato. “In cinque anni sono raddoppiati i costi degli antitumorali – ha aggiunto – e anche in questo caso ci sono differenze regionali inspiegabili: per un farmaco si spendono 51 euro in Piemonte e 66 in Campania. Ancora una volta non c’è ragione che giustifichi queste differenze”. Inspiegabile anche che gli anticorpi monoclonali oncologici costino più dei non oncologici: 89 contro 4,6 euro.
Sui biosimilari poi, per Garattini occorre emanare una volta per tutte una determina che consenta la sostituibilità, dal momento in cui tutti i dati permettono di stabilire sovrapponibilità per efficacia e tossicità
Per il farmacologo infine “i farmaci sono vittime del loro successo e ormai tendono a diventare beni di consumo anziché strumenti di salute. Questo a causa di una assimetria dell’informazione, della mancanza di ricerca indipendente e di una scarsa cultura scientifica. La ricerca scientifica non è una spesa ma un investimento e dovrebbe essere una quota fissa del Fsn. Servono poi studi clinici comparativi indipendenti. Spero – ha concluso – che il documento sulla governance farmaceutica diventi presto una realtà”.
18 luglio 2019
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