Violenza di genere. In Sardegna si punta anche al recupero degli uomini “violenti”
di Elisabetta Caredda
La Regione aderisce all’iniziativa del Dipartimento per le Pari Opportunità contro la violenza di genere e si prepara a presentare un progetto per il recupero degli uomini autori di violenza. Tra le attività già in campo, gli assessori del lavoro e alla sanità ricordano la legge regionale 33/2018 sul reddito di libertà, per sostenere l’indipendenza economica e la fuoriuscita delle vittime che possono trovarsi in una condizione di svantaggio.
01 APR - La Regione Sardegna aderisce all’
avviso pubblico indetto dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei ministri, volto al finanziamento di progetti destinati all’istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti. L’iniziativa è finalizzata a favorire la prevenzione ed il contrasto della violenza maschile sulle donne, promuovendo il recupero degli uomini autori di violenza. Le risorse destinate a ciascuna proposta progettuale, che dovranno essere presentate entro il 20 aprile 2021, saranno interamente a carico del bilancio della Presidenza del consiglio dei ministri -Dipartimento per le pari opportunità, ed andranno da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 50.000 euro.
Al fine quindi di rafforzare ulteriormente gli interventi di contrasto alla violenza, di cui la Regione Sardegna vanta attività già in atto, dalla gestione coordinata degli stessi alla presa in carico dell'autore della violenza e della vittima da parte della rete dei servizi, con delibera n. 11/45 del 24.03.2021 la Giunta regionale ha autorizzato la Direzione delle Politiche Sociali a partecipare e sottoscrivere la domanda di ammissione relativa all'Avviso pubblico ministeriale.
Ed in proposito delle attività di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, il giorno dopo la seduta di Giunta, l’ufficio della Consigliera di Parità della Regione Sardegna ha tenuto il webinar dal tema “Reddito di libertà: una speranza per le donne vittime di violenza”, al quale hanno partecipato gli assessori del lavoro e della sanità
, Alessandra Zedda e
Mario Nieddu.
“La Regione Sardegna - ha affermato l’assessore del lavoro - è la prima tra le regioni in Italia ad aver istituito nel 2018 una
legge organica in materia, di cui sono stata prima firmataria. E’ dedicata alle donne con o senza figli minori, vittime di violenza certificata dai servizi sociali”.
“Il reddito di libertà - ha sottolineato Zedda – è una questione di civiltà e rappresenta una speranza concreta per le vittime, perché solo l’indipendenza economica può restituire una condizione di libertà e normalità. Ma la violenza di genere ha radici culturali, difficili da estirpare. Il rispetto si insegna, è necessario quindi investire nella prevenzione, attraverso politiche di educazione all’affettività, già dai primi anni dell’infanzia”.
Entrambi gli assessori del lavoro e alla sanità hanno assicurato che “la Giunta Solinas è impegnata nel costruire percorsi di empowerment e sostegno per l’indipendenza e la fuoriuscita dalla condizione di svantaggio in cui si trovano le vittime, attraverso l’affido familiare e il reinserimento lavorativo”.
“Continua infatti - ha concluso Nieddu - l’impegno della Regione nella difesa dei più deboli, potenziando l’organizzazione e il funzionamento della rete dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza, finanziati da una legge regionale, affinché siano luoghi di recupero e crescita per le donne e i loro figli vittime di abusi”.
Elisabetta Caredda
01 aprile 2021
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