Famiglia. Cuccu presenta Pdl per l’istituzione di un Centro Regionale
di Elisabetta Caredda
Il Centro svolgerà attività di raccolta ed elaborazione dati: non solo inerenti a infanti ed adolescenti, ma anche a vittime di violenza di genere, papà separati e/o divorziati, affidamenti familiari ed adozioni, anziani, persone con disabilità e affette da problemi di natura psichica. I dati siano la base per interventi preventivi e promozionali. “L’obiettivo è l'attuazione di politiche specifiche che mettono la famiglia al centro della politica regionale, quale risorsa preziosa per la comunità”, spiega Cuccu. IL TESTO
23 DIC - L'istituzione del Centro regionale per la famiglia (CRF) è oggetto di una proposta di legge a firma della Segretaria della Commissione sanità e politiche sociali,
Carla Cuccu (M5S) e della collega
Elena Fancello (Misto).
La Consigliera Cuccu spiega i presupposti e l’obiettivo dell’iniziativa: "La nuova proposta di legge riconosce, sostiene e valorizza la famiglia in tutte le sue componenti e problematiche generazionali con l'attuazione di politiche specifiche che mettono la famiglia al centro della politica regionale, quale risorsa preziosa per la comunità. L'esigenza è di creare, nel capoluogo di provincia, una cabina di regia cui ricondurre tutte le attività presenti sul territorio dalla rete di servizi, pubblici e privati, che erogano servizi e prestazioni in favore della famiglia. Vogliamo che le persone siano sostenute ed accompagnate passo dopo passo, riportando al centro anche il ruolo degli anziani, irrinunciabili risorse per la comunità”.
“Il CRF - prosegue la Segretaria della Commissione sanità -, svolgerà attività di raccolta ed elaborazione dati: non solo inerenti a infanti ed adolescenti, ma anche a vittime di violenza di genere, papa' separati e/o divorziati, affidamenti familiari ed adozioni, anziani, persone con disabilità e affette da problemi di natura psichica. I dati, che dovranno pervenire semestralmente al CRF dai servizi territoriali, consentiranno di intervenire nell'emergenza con risposte concrete, permettendo quindi di mettere in campo azioni preventive e promozionali”.
“Basta con gli attentati alla famiglia - conclude Cuccu -, quale cellula primaria e propulsiva per una società civile che guarda al futuro. Se non si mette la famiglia al centro dell'agenda politica regionale, tutte le migliori iniziative di programmazione nei diversi ambiti sono destinate a fallire”.
Elisabetta Caredda
23 dicembre 2019
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