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Aias. Arru e Mirano annunciano la risoluzione del contratto. “Ma i pazienti non resteranno senza assistenza”


Ats aveva chiesto all’associazione di regolarizzare i pagamenti degli stipendi entro martedì, pena la risoluzione del contratto e la perdita dell'accreditamento, ma dall’Aias non è giunta alcuna comunicazione in merito. Stabilito il proseguimento delle attività fino al 31 dicembre “per ragioni di pubblica utilità”. Regione e Ats assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione.

02 AGO - Non ci saranno pazienti che resteranno senza assistenza, né lavoratori senza occupazione. Lo assicurano l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, in merito alla vertenza Aias, per la quale è stata annunciata la risoluzione del contratto “rispettando l’indicazione del Consiglio regionale, i contratti con gli erogatori privati prevedono il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, pena la risoluzione del contratto stesso e la perdita dell’accreditamento”, spiega la Regione in una nota.

Affiancati dal direttore del Dipartimento Affari generali, Giuseppe Pintor, Arru e Moirano hanno illustrato gli ultimi passi che hanno portato a questo punto. “Ats ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate” hanno spiegato Arru e Moirano. “Dal momento che ciò non è avvenuto, Ats ha mandato una nota con la quale comunica all’Aias la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità”.

Regione e Ats assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione, ma non chiudono la porta in faccia all’associazione – “in questi mesi ci auguriamo che dia ai lavoratori tutto ciò che spetta loro” - e ribadiscono che “non c’è mai stato alcun atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’Aias”.

L’assessore e il dg hanno quindi ribadito che Ats è in regola col pagamento delle fatture (ai 60 giorni), sono stati pagati anche i decreti ingiuntivi, con provvisoria esecuzione, da quasi 2 milioni di euro, mentre non può essere accolta la fideiussione presentata da Aias lo scorso 27 luglio perché rilasciata da un intermediario sospeso dalla Banca d’Italia. Sul contenzioso (per un totale di 15 milioni di euro) si attende la pronuncia dei giudici.

A chi oggi lo accusa di non pagare, Arru ha ricordato che, al primo incontro in Prefettura a Cagliari, sulla vicenda Aias, l’associazione dichiarava un credito di 42 milioni nei confronti della Regione: “A chi governava allora, domando perché non abbiano pagato, visto che ora ritengono fossero soldi dovuti”.

02 agosto 2018
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