Intossicazione da funghi. Olbia, trentenne in ospedale. La Asl: “Rivolgetevi al micologo prima di mangiarli”
Il ragazzo non è grave, ma per evitare simili situazioni la Asl di Olbia invita i cittadini a farsi aiutare dagli esperti messi a disposizione per verificare la pericolosità dei funghi. Avviati anche corsi di formazione per 400 operatori sanitari allo scopo di fornire un'assistenza adeguata e tempestiva in caso di avvelenamento.
30 OTT - Un piatto di funghi arrosto manda all’ospedale un trentenne di Loiri Porto San Paolo. L'intossicazione, conseguente molto probabilmente all'ingestione di un fungo tossico soprattutto se consumato, come in questo caso, poco cotto (il Macrolepiota rhacodes), “non ha fortunatamente avuto esiti gravi sul giovane”, fa sapere la Asl. I problemi per il trentenne sono iniziati dopo qualche ora dall’ingestione dei fungi, e il ragazzo, ieri mattina intorno alle 06.00, si è presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea.
Gli operatori sanitari, in seguito ad un’indagine conoscitiva, hanno immediatamente attivato il protocollo per le intossicazioni alimentari. Il ragazzo si trova ora ricoverato in ospedale in osservazione, ma le sue condizioni di salute non destano preoccupazione.
L’evento è stata l’occasione per la Asl di rinnovare l’appello a rivolgersi sempre al Micologo prima di consumare funghi raccolti da soli nei boschi. “L’Azienda Sanitaria di Olbia ha messo a disposizione della popolazione degli esperti in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi, soprattutto in un periodo di abbondanti raccolte come questo”.
L’Ispettorato Micologico si colloca all’interno del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Olbia, nel Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, e garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all'autoconsumo dei cittadini ma anche di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia. Per i grossisti gli ispettori eseguono, su richiesta, anche controlli domiciliari.
Tra i compiti dell’ispettorato Micologico dell’Azienda sanitaria rientra anche quello di rilasciare le certificazioni obbligatorie necessarie agli esercenti per vendere al banco i funghi spontanei: a tal proposito si ricorda che sia gli esercenti che si occupano della vendita, sia le attività che somministrano i funghi (come i ristoratori), devono possedere anche l’attestato di idoneità alla vendita e alla somministrazione.
Gli ambulatorio dell’Ispettorato micologico garantiscono la loro attività il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00:
- A Olbia al piano terra della Palazzina all’ingresso del “San Giovanni di Dio”
- A Tempio Pausania al piano terra nelle palazzina dell’ex Caserma Fadda
Per ulteriori informazioni sul servizio è anche possibile contattare lo 0789/552153-114.
Ma le iniziative della Asl a tutela dei cittadini quando si parla di intossicazione da funghi non finisce qui. La Asl di Olbia ha infatti dato il via a un corso formativo per 400 operatori sanitari. Approccio al sospetto di intossicazione da funghi e riconoscimento della tipologia di avvelenamento, terapie e prevenzione, questi i principali aspetti che verranno trattati nei corsi teorico/pratici di micotossicologia organizzati dalla Asl e rivolti ai medici ospedalieri, e ai medici di medicina generale e ai pediatri, ma anche agli infermiere, a tutti gli operatori sanitari, insomma, che potrebbero trovarsi a gestire per primi un caso di intossicazione generato dal consumo di funghi.
30 ottobre 2015
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