Carenza pediatri: nessuna svolta dopo l’incontro del Comitato della Barbagia Mandrolisai e Ares Sardegna
di Elisabetta Caredda
Salvai (comitato ‘Sos sanità Barbagia Mandrolisai’): “Abbiamo chiesto ad Ares se esiste un piano di emergenza per consentire di salvaguardare il diritto alle cure della popolazione, ma sembrerebbe che questi piani per la medicina convenzionata non esistono”. Corona (sindaco di Atzara): “Condividiamo l’iniziativa di Doria sugli ASCOT pediatrici, ma serve un riscontro imminente e con tempi di attuazione celeri”.
02 FEB - Il comitato ‘Sos sanità Barbagia Mandrolisai’ lo aveva
preannunciato: il 30 gennaio si è svolto il sit-in da esso organizzato insieme alla popolazione del territorio, e con il sostegno delle amministrazioni comunali, col fine di sensibilizzare sui problemi della sanità che vivono quotidianamente le comunità del suddetto territorio disagiato, tanto che si trovano addirittura dall’inizio dell’anno senza pediatra. Nell’occasione, Ares ha accolto la richiesta di un incontro con una delegazione del Comitato e col Sindaco del Comune di Atzara,
Alessandro Corona, per discutere sul problema.
“Ci siamo incontrati con alcuni dei dirigenti di Ares – accenna al nostro giornale
Gianfranca Salvai, portavoce del comitato -, con il Direttore Sanitario
Evelina Gollo, con il Direttore Amministrativo
Attilio Murru e con il Direttore della SC Medicina Convenzionata
Luciana Pinna. Abbiamo chiesto un incontro perché siamo entrati nell’ottica di sensibilizzare tutte le parti in causa alla problematica, comprese quelle che si occupano anche degli aspetti tecnici. I direttori presenti ci hanno spiegato che sotto il profilo tecnico stanno espletando tutti i bandi di concorso nei termini previsti, ed anche molto celermente, però questi bandi se non vanno deserti, vi partecipano comunque poche persone. E quindi nella fattispecie del nostro caso, ci è stato detto che per quanto riguarda i pediatri di libera scelta, all’avviso pubblico hanno partecipato 16 candidati dei quali soltanto 5 hanno accettato la sede carente, ma tutti e cinque in provincia di Cagliari. Da questo punto di vista, dunque, non abbiamo ricevuto alcuna rassicurazione, e le nostre sedi periferiche rimangono carenti a lungo. Perché è noto che non sono ambite da parte dei medici”.
“Ma noi – evidenzia Salvai - siamo andati a chiedere ad Ares se esiste in questi casi un piano B di emergenza per consentire alla popolazione di avere salvaguardato il diritto alle cure. Sembrerebbe però che questi piani nella medicina convenzionata non esistono. Noi siamo aperti a qualsiasi intervento che ci liberi dalla necessità di viaggiare per doverci curare”.
Sentito da Quotidiano Sanità anche il primo cittadino di Atzara, Alessandro Corona, che è inoltre Presidente della comunità montana Gennargentu Mandrolisai, e commenta così l’incontro con Ares: “La situazione del territorio della Barbagia Mandrolisai è davvero disastrosa con quella che si potrebbe definire ‘una negazione’ al diritto alla salute, e per tutte le fasce di età della popolazione. Mi riferisco alla mancanza dei pediatri, che non è l’unico problema. Ma c’è anche quello dei medici di base, della disagiata situazione dei servizi socio sanitari ospedalieri in sofferenza; e la gran parte della popolazione ha dunque difficoltà a seguire i controlli di prevenzione e curarsi sotto vari aspetti. Di fronte a questo quadro drammatico, perché lo è, ci aspettiamo degli interventi e delle soluzioni concrete, reali e rapide, che per adesso non arrivano”.
“Condividiamo l’iniziativa dell’assessore Carlo Doria, appresa su
Quotidiano Sanità, circa l’opportunità di attivare ASCOT pediatrici attraverso lo stanziamento di dovute risorse, nell’attesa di reclutare nuovi pediatri. Ma questa proposta deve poter anche rappresentare una risposta emergenziale, se pur a carattere temporaneo, di riscontro imminente e quindi con tempi di attuazione celeri. Siamo scesi a far sentire sensibilmente la voce del nostro territorio perché tanti significativi problemi continuano a protrarsi nel tempo senza trovare soluzioni. Ad oggi, di fatto, quello che registriamo è l’immobilismo della Regione e degli enti competenti a fornire risposte chiare e azioni concrete alla cittadinanza” – conclude Corona.
Sulla riunione Ares invia una nota (
allegare) di sintesi dell’incontro spiegando le problematiche relative alle difficoltà di assunzione di nuovi pediatri per le sedi carenti, in particolare delle zone disagiate,
già anticipate qualche giorno fa al nostro giornale che sono state poi oggetto del confronto col Comitato e Sindaco nella giornata del sit in, che intanto si preparano per domani alla prossima marcia questa volta presso l’ospedale di Sorgono.
Elisabetta Caredda
02 febbraio 2024
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