Sardegna. Il progetto dei nuovi ospedali divide la Maggioranza. Salta la seduta dell’Aula consiliare
di Elisabetta Caredda
La convocazione dell’Aula, che prevedeva anche la discussione delle mozioni presentate dalle opposizioni sul progetto per la costruzione dei nuovi presidi, è stata rinviata a data da destinarsi. Forti malumori nei gruppi del centrodestra, che il governatore in queste ore sta cercando di ricongiungere. Scoppia la polemica, i capigruppo di opposizione avvertono che non parteciperanno a sedute consiliari che non affrontino prima di tutto le mozioni.
28 GIU - Salta la discussione sui nuovi ospedali prevista per la giornata di ieri in Aula, con anche le
mozioni a riguardo presentate dalle opposizioni, a data da destinarsi. Sul progetto per la costruzione dei quattro presidi a Cagliari, nel Sulcis-Iglesiente, ad Alghero e a Sassari, infatti, sono sorti forti malumori anche nei gruppi del centrodestra che il governatore
Christian Solinas, in queste ore, sta cercando di ricongiungere.
Per tentare di far sintesi con la maggioranza ed approfondire e chiarire con tutti i gruppi consiliari che ne fanno parte gli aspetti approfonditi del tema sugli ospedali, oggetto dello scontro, il presidente della Regione insiste nel convocare il vertice a Villa Devoto, anche questo saltato lunedì 26 giugno, ufficialmente per un lutto che ha colpito un consigliere azzurro, e rinviato per la mattina di venerdì.
Nel contempo la minoranza non ci sta al rinvio dei lavori dell’assemblea legislativa comunicata da parte del presidente del Consiglio,
Michele Pais, senza una concreta riprogrammazione di una data del medesimo ordine del giorno nel calendario, e nella mattinata di ieri, sempre in Consiglio regionale, organizzano una conferenza. In proposito, da quel che si apprende dal resoconto, il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, fa la sintesi dell’opposizione e tuona: “Non parteciperemo a conferenze di capigruppo per cambiare l’ordine del giorno. Siamo disponibili ad andare in Aula soltanto per discutere le due mozioni sulla Sanità e i nuovi ospedali”.
Gli fa seguito il capogruppo del Pd,
Gianfranco Ganau, che sottolinea: “E’ una balla che per realizzare un ospedale servono quattro anni perché il tempo reale è di dieci, quindici anni. Ecco che il Consiglio si è bloccato quando oltre a noi, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Riformatori hanno avanzato evidenti contrarietà rispetto alla delibera di Giunta sulla Sanità. Si prenda una volta per tutte atto che la legislatura è finita”.
Per il capogruppo del Rossoverdi,
Eugenio Lai, “una maggioranza che non si presenta in commissione e in aula, non garantisce il numero legale ed è impegnata da anni soltanto in lotte di potere, ora con il sindaco di Cagliari”. Poi un affondo rivolto al presidente del Consiglio: “Dovrebbe ricordarsi che non è soltanto il segretario politico della Lega ma il garante dell’istituzione parlamentare sarda. Non avrebbe dovuto sconvocare i lavori di oggi”.
Ancora, segue poi l’intervento dei Cinque stelle col capogruppo
Alessandro Solinas, che ha parlato di “bulimia di potere da parte del presidente della Giunta, al punto che decide in solitaria di costruire quattro ospedali senza ascoltare il parere del Consiglio, degli enti locali, dei territori e delle piazze”. Al presidente Pais il consigliere Solinas ha detto: “Ci ha chiesto dignità nel ruolo ma è la maggioranza che non ne ha”.
“La sconvocazione di un organo legislativo ricorre in caso di calamità naturale - chiude
Francesco Agus -. In effetti questa maggioranza e questa giunta sono una calamità naturale e ogni giorno di più è un danno ai sardi. Nemmeno nel mio condominio le riunioni sono convocate in questo modo. La delibera sullo studio di fattibilità dei nuovi ospedali non va bene e chiaramente mette insieme interessi pubblici e privati, sui quali non mancano approfondimenti. Non si sogni Pais che noi parteciperemo a sedute consiliari che non parlino prima di tutto di questa delibera, affrontando le due mozioni”.
Fa sentire la propria voce, attraverso una interrogazione sulla citata delibera di Giunta del 1° giugno anche la consigliera di Idea Sardegna
Carla Cuccu, segretaria della Commissione Salute, che sulla questione commenta: “In questi ultimi giorni si è parlato tanto dei quattro ospedali unici che la Regione Sardegna vorrebbe realizzare. Per quanto riguarda la zona di costruzione, per il presidio di Cagliari si parla della zona dello Stadio di Sant’Elia, una zona però che già nello studio del 2021 era stata bocciata. Grande è la preoccupazione e la rabbia, per i cittadini, per i pazienti, per gli operatori sanitari ed i medici che assolutamente non vogliono questa situazione. Perchè aprire un ospedale nuovo, chiudendo Brotzu e Businco? Perché chiudere il C.T.O. di Iglesias quasi del tutto ristrutturato con tecnologie di ultima generazione ed uniche in Sardegna quando potrebbe essere esso stesso l’ospedale unico della ASL del Sulcis Iglesiente? Perché distruggere tutte le nostre eccellenze? Quali sono gli interessi sottesi a queste opere di sciacallaggio inaccettabile?”
“Con delibera 19/82 del 1° giugno 2023 - prosegue la consigliera -, come mai è stato commissionato un nuovo studio ? Nel precedente studio del 2021 erano stati già analizzati oltre 305 mila metri quadrati di aree, sia pubbliche che private. Ho dunque depositato una interrogazione per capire quale sia la reale ragione per la commissione di un nuovo ed ulteriore studio di fattibilità, per la realizzazione del nuovo ospedale di Cagliari. E’ strano pensare, che verranno spesi ulteriori 138.999,00 euro, attraverso un affidamento diretto, tra l’altro, poiché sotto la soglia dei 140mila euro che, invece, impone una gara. Si vede che la fretta era tanta”.
Nella maggioranza, sulla controversa realizzazione dei nuovi ospedali sardi, di fatto bloccata da diversità di vedute delle forze politiche del sud sulla allocazione del nuovo ospedale e del nuovo stadio, prende posizione il consigliere
Marco Tedde, anch’esso componente della commissione Salute, che commenta: “Si approfondisca il tema del nuovo ospedale cagliaritano e dello stadio, ma non si perda tempo per la realizzazione dei nuovi ospedali di Sassari, Alghero e del Sulcis Iglesiente. E’ vero che la delibera approvata richiede qualche integrazione procedimentale. Quale, ad esempio, l’acquisizione da parte della Giunta delle relazioni tecniche di quantificazione economica degli interventi da realizzare sui vecchi ospedali da mantenere in efficienza. E, inoltre, ai sensi della legge di riforma del 2020 occorre che la Giunta proponga al Consiglio regionale di apportare le opportune modifiche alla “Ridefinizione della Rete ospedaliera della Regione Autonoma Sardegna”, ancora vigente, approvata dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017 dopo un iter complesso e tormentato”.
“Detto questo - evidenzia Tedde - le contrapposizioni emerse fra le forze politiche del sud Sardegna in relazione alla realizzazione del nuovo “Ospedale di città” a Sant’Elia, con lo spostamento dello Stadio a “Su Stangioni”, non possono paralizzare l’iter realizzativo dei nuovi ospedali di Sassari, Alghero e del Sulcis Iglesiente. Questa partita, purtroppo influenzata dalla realizzazione dello stadio, in relazione all’ospedale di Cagliari deve essere completata per passi successivi, cercando i necessari aggiustamenti e le utili armonizzazioni fra le forze politiche del sud dell’isola. Ma è evidente che il procedimento per la costruzione degli altri ospedali deve procedere spedita. Ed è altrettanto evidente che i vecchi presidi ospedalieri debbono essere riqualificati e mantenuti in perfetta efficienza fino alla realizzazione dei nuovi, per la quale saranno necessari dai 5 ai 10 anni. Ma una volta realizzati potranno garantire efficacia, efficienza e sostenibilità dei servizi sanitari offerti”.
“Si prosegua la discussione sull’ospedale di Cagliari – conclude il consigliere azzurro -, si corregga il procedimento anche in relazione alla ridefinizione della Rete ospedaliera di competenza del Consiglio Regionale, si riqualifichino i vecchi ospedali che nelle more della realizzazione dei nuovi debbono garantire servizi sanitari efficaci ma non si perda inutilmente altro tempo per la realizzazione degli ospedali di Sassari, Alghero e Sulcis Iglesiente. La Sardegna non può attendere oltre”.
Elisabetta Caredda
28 giugno 2023
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