Riforma sanitaria. La commissione Salute approva gli indirizzi per gli atti aziendali. L’opposizione si astiene
di Elisabetta Caredda
L’orientamento della commissione è quello di introdurre alcune modifiche alla riforma sanitaria. Sull’astensione Ganau spiega: “Quegli atti confliggono con quanto definito nella legge di riforma sanitaria, in particolare per le competenze attribuite ad Ares e le Asl. Per Agus: “Il conflitto di norma rischia di creare contenziosi e sopratutto di peggiorare la qualità della Sanità sarda”
19 MAG - Sono stati approvati in via preliminare dalla commissione Salute, dopo
un passaggio del testo agli uffici consiliari, le linee di indirizzo per gli atti aziendali del sistema sanitario regionale che daranno modo alle Asl, alle Aou di Cagliari e Sassari, all’Arnas Brotzu, all’Areus e all’Ares di lavorare sui propri atti aziendali. La minoranza si è astenuta dal voto.
Dal sommario della seduta si apprende che una volta portato a termine il lavoro in commissione con l’inserimento delle osservazioni dei parlamentini, “i testi torneranno ora alla Giunta per la delibera di approvazione definitiva anche se l’orientamento ampiamente condiviso della commissione è quello di introdurre alcune modifiche alla riforma contenuta nella legge 24/2020, o attraverso una proposta di legge, o con un disegno di legge della Giunta”.
“Il filo conduttore infatti che ha caratterizzato il contenuto delle osservazioni presentate dal gruppo di Udc-Cambiamo e dai manager delle aziende – si rileva dal resoconto - è stato quello di accentuare il ruolo tecnico-amministrativo ed economico dell’Ares, lasciando alle aziende territoriali gli aspetti più marcatamente sanitari ed all’assessorato un ruolo incisivo nel governo del settore”.
“Si tratta di atti che in alcune parti confliggono con quanto definito nella legge di riforma sanitaria – spiega a
Quotidiano Sanità il presidente di gruppo PD
Gianfranco Ganau -. In particolare, per quanto riguarda le competenze attribuite ad Ares e alle Asl. Quello che è emerso è la convinzione che la legge di riforma così come è non sia adeguata alle esigenze e vada profondamente modificata”.
Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus: “L’astensione non è legata al fatto che non abbiano preso in considerazione le nostre modifiche, delle quali anzi una grandissima parte è stata approvata e inserita nel testo. L’astensione è dipesa dal fatto che quegli atti traggono origine dalla legge di riforma sanitaria di cui noi non condividiamo l’approvazione. Basti pensare che già ora si cerca di modificarla”.
“Capiamo - prosegue il consigliere al nostro giornale - che la maggioranza non sia più d’accordo con alcuni aspetti di quella legge, però ritengo sia improponibile approvare degli atti aziendali non coerenti con quei principi di norma. E’ insensato per fare un esempio che oggi si voglia cancellare il ruolo di Ares, quando invece è la stessa maggioranza che due anni fa ha deciso di creare Ares. Queste due letture rischiano in un futuro prossimo di creare contenziosi, e sopratutto di peggiorare la qualità della Sanità sarda”.
Il vice presidente di commissione Daniele Cocco (Leu) - si legge dal sommario - “ha invece lamentato la mancata assegnazione di medici da parte di Ares alle sedi di lavoro, con la giustificazione che molte Asl non hanno comunicato il loro fabbisogno di personale. Secondo Cocco ciò causa un grave danno, non solo al sistema sanitario ma anche alle aziende virtuose che hanno lavorato per tempo”.
Le conclusioni del resoconto accennano infine dell’intervento del sardista Domenico Gallus, il quale comunica in seduta che “l’Agenzia delle entrate ha iniziato ad inviare a molti pazienti che avevano prenotato per tempo multe di 100 euro per i ritardi avuti nella terza dose di vaccinazione anti-Covid, ed anche in questo caso si tratterebbe di un difetto di comunicazione fra alcune Asl che non hanno trasmesso la relativa documentazione, e l’Agenzia delle entrate”.
Elisabetta Caredda
19 maggio 2022
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