Nuove Asl. Riformatori chiedono ad Ares immediato trasferimento di personale. Tomasella: “Siamo al lavoro”
di Elisabetta Caredda
Il gruppo consiliare sollecita l'Ares anche sul trasferimento delle risorse tecnologiche. La neo direttrice dell’Ares a Quotidiano Sanità: “Siamo già al lavoro su più fronti per garantire il supporto necessario all’efficientamento operativo nei territori, in prima istanza sul versante del reclutamento di personale, nonché sul riparto delle risorse strumentali e patrimoniali, in un aperto confronto costruttivo con l’assessorato e tutti i Direttori generali”
17 GEN - Dai banchi del Consiglio regionale si solleva la preoccupazione sull’avvio delle attività delle nuove ASL. “L’avvio della riforma sanitaria – afferma il Gruppo Riformatori - rischia una battuta d’arresto a causa della mancanza sul territorio del personale necessario per far funzionare una macchina così complessa e le risorse tecnologiche. Le AA.SS.LL. oggi sono infatti delle scatole vuote, nelle quali mancano tutte le figure chiave: dirigenti amministrativi, tecnici e professionali e figure amministrative del comparto già formate. Solo con esse è possibile garantire operatività delle nuove aziende, che sono dotate di personalità giuridica”.
“Ares – concludono i Riformatori - deve immediatamente rimuovere la farraginosità che ha determinato il fallimento di ATS per non creare disagi insostenibili per la popolazione proprio nel momento della ripresa dei contagi e dopo quasi due anni di sostanziale sospensione della cura delle altre patologie.”
Sentita da Quotidiano Sanità, la neo direttrice dell’Azienda regionale della salute (Ares),
Annamaria Tomasella, risponde spiegando: “Comprendiamo bene l’urgenza di raggiungere la piena operatività delle ASL, è necessario ricordare, tuttavia, che sono passati solo pochi giorni dall’avvio di un nuovo modello organizzativo che ha rivoluzionato i precedenti che negli ultimi 5 anni non sono stati considerati all’altezza dei bisogni dei sardi”.
“Deve essere bensì compreso – prosegue la direttrice - che l’avvio della recente riforma sanitaria non può prescindere da un indispensabile set-up e, in una certa misura, da alcune riflessioni sulla sua declinazione concreta che coinvolga sia i decisori politici, sia il management delle aziende sanitarie locali”.
“Ciò nonostante – conclude Tomasella -, ARES è già al lavoro su più fronti per garantire il supporto necessario all’efficientamento operativo nei territori, in prima istanza sul versante del reclutamento di personale, nonché sul riparto delle risorse strumentali e patrimoniali, tenendo conto del fattivo contributo di idee e proposte realizzative che giungono dall’assessorato e dai Colleghi Direttori generali in uno spirito di leale e costruttivo confronto”.
Elisabetta Caredda
17 gennaio 2022
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