Toscana. Lotta al dolore: uso di oppioidi aumentato di 15 volte in 10 anni
La sola morfina ha registrato una crescita del 60% delle dosi medie giornaliere, rispetto al 20% della media nazionale. L'assessore Marroni: "Resta, però, ancora molto da fare". I dati presentati stamani a un convegno promosso dal Tribunale per i diritti del malato e Cittadinanzattiva Toscana onlus.
15 GIU - Negli ultimi dieci anni in Toscana l’uso di oppioidi per la terapia del dolore è cresciuto più che nel resto d’Italia, ma è ancora tanta la strada da fare perché il dolore inutile possa davvero essere cancellato dalla vita dei pazienti. Il punto sullo stato dell’arte della lotta al dolore si è fatto stamani, nel corso del convegno
“Il dolore inutile dieci anni dopo. 2003-2012. Cittadini, istituzioni, imprese, culture scientifiche, umanistiche ed esperienziali, ancora insieme per disegnare il futuro", organizzato dal Tribunale per i diritti del malato e Cittadinanzattiva Toscana onlus, con la collaborazione dell’assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana.
“Se in Toscana abbiamo fatto grandi passi avanti nella lotta al dolore - ha detto l’assessore al diritto alla Salute,
Luigi Marroni - parte del merito va sicuramente a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, molto attivi su questo fronte, e con i quali come Regione abbiamo una proficua collaborazione, che si è rinsaldata e intensificata negli anni. In questi anni si è fatto molto - ha proseguito - ma molto resta ancora da fare, per una cosa che sembrerebbe così scontata come eliminare il dolore”.
L’assessore Marroni ha poi ripercorso tutte le iniziative messe in atto dalla Regione in tema di lotta al dolore, dalla creazione, nel 2003-2004, della Commissione regionale per il coordinamento delle azioni per la lotta al dolore, all’inserimento in cartella clinica della misurazione del dolore, al controllo del dolore come obiettivo su cui valutare le aziende; e ancora, l’offerta dell’analgesia del parto, il grosso lavoro su hospice e cure palliative, l’utilizzo delle medicine complementari, fino alla legge da poco approvata dal Consiglio Regionale sull’uso della cannabis per contrastare il dolore. “È un approccio multiforme, una strategia complessiva, una questione di tipo non solo organizzativo, ma culturale – ha detto ancora Marroni – Il cammino è ancora lungo, ma confidiamo di essere sulla buona strada.
L’Italia, è stato detto nel corso del convegno, è da sempre agli ultimi posti nella prescrizione dei farmaci oppioidi. Anche se negli ultimi anni qualcosa si è mosso. Nel primo semestre del 2011 l’aumento è stato del 30% rispetto al primo semestre 2010: da 3,6 milioni di dosi si è passati a 4,7 milioni. E negli ultimi dieci anni, il numero di dosi medie giornaliere sul territorio (esclusi quindi gli ospedali) è cresciuto in Italia di 14 volte. In Toscana, l’aumento è stato di 15 volte, collocando così la nostra regione ai primi posti in Italia. E considerando la sola morfina, sempre negli ultimi dieci anni in Toscana si registra un aumento del 60% delle dosi medie giornaliere, rispetto al 20% della media nazionale.
“È incoraggiante l’accresciuto utilizzo degli oppioidi, come dimostrato dalla spesa complessiva in euro, che negli ultimi due anni è aumentata del 25%, anche se in valori assoluti siamo ancora il fanalino di coda rispetto agli altri Pesi europei – ha concluso
Domenico Gioffrè, direttore del Centro regionale toscano ‘Contro il dolore inutile’ del Tribunale per i diritti del malato di Pisa, e organizzatore del convegno – il dolore non è un prezzo da pagare sempre e comunque alla malattia. E’ stato necessario che fosse approvata una legge, quella sul dolore e sulle cure palliative del 2010, affinché venisse riconosciuto a tutti i cittadini il diritto ad essere curati dal dolore e alla palliazione alla fine della vita all’interno di strutture sanitarie dedicate”.
15 giugno 2012
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