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“Ansia e depressione nel 20% degli adolescenti che hanno avuto il Covid”. I dati dell’Umberto I


Da febbraio visitati circa 150 under 18, più della metà sono adolescenti (dai 14 anni in su): “almeno il 20% si porta dietro problemi di tipo psicologico come ansia, depressione, paura di quello che è successo o potrà succedere”, ma “possiamo dire che, a differenza dell’adulto, i bambini e i ragazzi che hanno contratto il virus non si portano dietro grandi conseguenze dal punto di vista fisico”.

09 APR - “Da febbraio a oggi abbiamo visitato circa 150 under 18 che nei mesi scorsi hanno avuto il Covid. Più della metà sono adolescenti (dai 14 anni in su) e di questi almeno il 20% si porta dietro problemi di tipo psicologico come ansia, depressione, paura di quello che è successo o potrà succedere“. A dirlo è Fabio Midulla, Pneumologo, responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma e promotore di un progetto di visite gratuite e follow-up per minori che hanno contratto l’infezione da SARS-Cov-2.

A distanza di due mesi dall’avvio del progetto Midulla tira le somme: “Fondamentalmente possiamo dire che, a differenza dell’adulto, i bambini e i ragazzi che hanno contratto il virus non si portano dietro grandi conseguenze dal punto di vista fisico, non soffrono del cosiddetto ‘Long Covid’- sottolinea lo pneumologo- I problemi che riscontriamo sono di tipo psicologico”.

Gli adolescenti sono stati, probabilmente, la fascia d’età più colpita dalle restrizioni dovute alla pandemia “sono quelli che hanno più bisogno di socializzare - sottolinea Midulla - e che quindi sono stati più danneggiati dal lockdown”. Tanto è vero che al di là del progetto di follow-up, il medico evidenzia come “rispetto a due anni fa, quando il Covid non c’era, anche in Pronto soccorso vediamo più giovani pazienti con problemi di depressione, di ansia o che hanno compiuto atti di autolesionismo“.

Del resto “ci sono molti dati in letteratura - spiega lo Pneumologo - che dimostrano come il periodo del lockdown abbia slatentizzato problemi di tipo psichiatrico e psicologico“. Da qui l’importanza del progetto dell’Umberto I che oltre a monitorare gli effetti a lungo termine sui minori che hanno avuto la malattia, punta a fare una diagnosi precoce, ossia a “conoscere per prevenire- dice Midulla, precisando che- quando troviamo dei ragazzi che hanno bisogno di essere visti in maniera più approfondita o di essere presi in carico dal punto di vista psicologico, lo facciamo col nostro servizio di Neurologia in collaborazione con la Neuropsichiatria infantile”.

Enorme il riscontro che il progetto di visite gratuite ha avuto: “Siamo passati da due a cinque pazienti al giorno per cercare di smaltire le liste d’attesa e abbiamo prenotazioni fino a novembre - precisa Midulla - ne siamo felici ed è indice che la nostra idea risponde a un’esigenza delle famiglie, ossia la necessità di avere un contatto con gli specialisti per essere rassicurati sulle conseguenze a distanza del Covid”.

Per prenotare la visita gratuita si possono chiamare i numeri 06-49.97.93.63 e 06-49.97.93.75 o inviare un’email a pediatriaumberto1@gmail.com.

09 aprile 2021
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