FVG. Tondo: “Impegno per migliorare la rete di cure per malati reumatici”
Il governatore ha anticipato che, in occasione della prossima Conferenza Stato-Regioni, avanzerà al Governo la proposta di inserimento tra i 'progetti obiettivo' del Piano nazionale 2012, il miglioramento della rete di cure per queste patologie.
21 MAG - “La Regione Friuli Venezia Giulia presenterà un documento condiviso con la Sicilia, che è stata la promotrice dell'iniziativa, per richiedere al Governo in occasione della prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni l'inserimento tra i ‘progetti obiettivo’ del Piano sanitario 2012 anche quello relativo al miglioramento della rete assistenziale per le malattie reumatiche. Questo perché siamo consapevoli della vastità dell'incidenza di questo tipo di patologie". Così il presidente della Regione,
Renzo Tondo, ha accolto le indicazioni formulate dal Cmanc (Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici –Cittadinanzattiva), in occasione dell'incontro che si è tenuto a Udine per fare il punto sull'artrite reumatoide.
Le malattie reumatiche comprendono oltre 120 patologie caratterizzate dalla presenza di un'alterazione del sistema immunitario che causa un processo infiammatorio cronico. In Italia sono 300 mila i casi di artrite reumatoide (che colpisce a qualunque età, ma per l'81% dei casi oltre i 60 anni) e il costo medio annuo per paziente si attesta a poco più di 11 mila euro. Quale causa di invalidità, inoltre, le cosiddette malattie reumatiche occupano il secondo posto dopo quelle cardiovascolari e in termini di pensioni di invalidità circa il 27% è causato da una malattia reumatica.
Le patologie reumatiche croniche sono, però, secondo Tondo “una priorità della sanità pubblica solo sulla carta: il Piano Sanitario nazionale 2012-2013 approvato da oltre otto mesi e che le definisce patologie rilevanti è totalmente disatteso”.
Il Friuli Venezia Giulia è in Italia tra le poche Regioni (con Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) che ha dato rilevanza a queste patologie: esse sono considerate, infatti, già nel Piano sanitario regionale 2006-2008.
"Ciò che proponiamo oggi al presidente della Regione è di proseguire su questa strada di attenzione - ha affermato il coordinatore nazionale del Cnamc, Tonino Aceti - per esempio uno strumento che ancora manca qui è un registro regionale che sarebbe utile per monitorare cure, assistenza e allocare al meglio le risorse".
Assieme a questa proposta, da dirigenti sanitari, medici e rappresentanti dei malati è provenuta oggi l'indicazione dell'esperienza della Regione Puglia che ha provveduto a definire un Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale (Pdta) emerso da un tavolo di lavoro condiviso tra istituzioni, medici e associazioni di pazienti e cittadini.
Nel ricordare i capisaldi che guidano la riforma sanitaria regionale, il presidente Tondo ha ribadito che pur in un bilancio che lascia sempre meno spazio di manovra, l'amministrazione è riuscita a mettere in sicurezza il settore salute, evitando tagli e anzi garantendo il 4 per cento in più di risorse rispetto allo scorso anno.
"Ma non possiamo più permetterci lussi - ha concluso il governatore - ed anche se i processi di riforma provocano sempre delle resistenze, pur legittime, occorre continuare sulla strada della razionalizzazione. Che non vuol dire taglio di servizi, ma anzi focalizzare i bisogni veri e continuare a garantirne risposte per il futuro".
21 maggio 2012
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Regioni e Asl