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Manovra. Errani: “Berlusconi ci deve ascoltare”


Regioni, Province e Comuni criticano la manovra, “iniqua e insostenibile” e vogliono discutere le loro proposte direttamente con il presidente del Consiglio, altrimenti non parteciperanno alla Conferenza Unificata prevista per domani. Intanto, con una lettera, hanno chiesto che sia inserita nell’odg la remissione al governo delle deleghe degli enti locali: “Non è un gesto polemico – spiega Errani – ma la presa d’atto di quello che è previsto nella manovra”.

07 LUG - Regioni, Province e Comuni concordi nel criticare la manovra, “iniqua”, perché non ripartisce equamente tra i diversi livelli istituzionali i pur necessari sacrifici, e quindi “insostenibile”, perché costringe le istituzioni locali a tagliare gran parte dei propri servizi ai cittadini.
“Ribadiamo le posizioni espresse la settimana scorsa – dichiara il coordinatore delle Regioni Vasco Errani – e chiediamo rispetto reciproco tra i livelli istituzionali; scaricare sugli enti locali i maggiori disagi è inaccettabile ed è lontanissimo dallo spirito federalista”. Per questo, spiega ancora Errani, la remissione delle deleghe al Governo sulle materie attualmente gestite da Regioni, Province e Comuni, “non è un gesto polemico, ma la presa d’atto di quello che è previsto nella manovra”. Conseguentemente il presidente dell’Emilia-Romagna ha inviato una lettera a Raffaele Fitto, presidente della Conferenza Stato-Regioni, per chiedere che la richiesta di remissionedelle deleghe sia inserita tra i punti all’odg della prossima Conferenza Unificata, che dovrebbe svolgersi domani.

I rappresentanti di Regioni, Province e Comuni però parteciperanno alla Conferenza solo se potranno avere un incontro diretto con Silvio Berlusconi, prima oppure durante la stessa Conferenza.
“Questa resistenza ad incontrarci mi è incomprensibile –ha detto Sergio Chiamparino parlando a nome dei sindaci italiani riuniti nell’Anci – tanto più che noi abbiamo compreso e condiviso la necessità della manovra, avanzando concrete proposte migliorative”. Concorde anche Giuseppe Castiglioni, presidente dell’Unione delle Province italiane (Upi) che ha sottolineato come i tagli previsti dalla manovra mettano a grave rischio i servizi ai cittadini, come la sicurezza delle scuole o il trasporto pubblico locale.

Unanimità nelle proposte e nella protesta, anche se il clima si va facendo sempre più teso. Il presidente del Veneto Luca Zaia, che si è allontanato prima dell’inizio della conferenza stampa come il suo collega piemontese Roberto Cota, ha sottolineato come la posizione della Lega sia quelladi chiedere soprattutto un taglio degli sprechi e il premio delle situazioni più virtuose. “Certo bisogna tener conto dei presidenti nuovi, che non hanno colpe rispetto alla situazione che hanno trovato”, ha aggiunto riferendosi in particolare a “Caldoro e Polverini che hanno chiesto aiuto al Veneto per il know how acquisito”.

E.A.
 

07 luglio 2010
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