Lazio: ecco i decreti anti-deficit
Dai tetti di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale dei soggetti privati accreditati alle revisione delle tariffe per prestazioni specialistiche e di laboratorio analisi. E poi il riordino della rete ospedaliera, con la riconversione di 10 ospedali minori. Tutto contenuto nei decreti che il presidente della Regione e commissario ad acta Renata Polverini ha consegnato al Governo e che alleghiamo all’interno.
03 GIU - “Non hanno solo lo scopo di recuperare i ritardi di rientro dai disavanzi accumulati dalla Regione. Stiamo inaugurando un nuovo corso della sanità laziale”. Così Renata Polverini ha esordito alla presentazione delle linee guida generali dei decreti ancitdeficit (
in allegato a fondo pagina).
Gli interventi incidono sul settore pubblico e sul privato, che nel Lazio hanno pressoché lo stesso peso. Si prevedono tetti di spesaper la remunerazione delle prestazioni sulla base della produttività registrata lo scorso anno e un taglio del 4% del budget per le prestazioni acute erogate dalle strutture private accreditate.
“Nel Lazio – ha spiegato Polverini – c’è troppo ospedale e poco territorio”. Il piano, e la riorganizzazione della rete ospedaliera che ne è compresa, vanno dunque nella direzione di snellire l’accesso in ospedale e i lunghi ricoveri nei reparti ospedalieri potenziando invece il territorio e aumentando i posti letto in Rsa togliendoli alle acuzie.
Il tasso di posti letto sarà ridotto a quello stabilito dal Patto per la Salute, cioè 4 per mille. E sono già quasi 2.500 i posti letto ospedalieri che la Regione ha individuato ed è pronta a convertire. L’obiettivo è recuperarne altri 3.000 e colmare il bisogno regionale di 5.000 posti letto per le Rsa.
Per 10 ospedali regionali si avvierà una vera e propria trasformazione. Si tratta, come elencato da Morlacco, delle strutture di Gaeta, Sezze, Montefiascone, Amatrice, Ronciglione, Ceccano, Rocca Priora, Zagarolo, Ariccia, e una parte del Cpo-Centro Paraplegici di Ostia
Il Lazio sarà diviso in 4 macroaree geografiche, omogenee per bacino di utenza, afferenza e viabilità, studiati “affinché tutti i cittadini abbiano facilità di accesso ai servizi da ogni punto dell'area in cui risiedono”, ha affermato Polverini nel corso della presentazione. Le macroaree, inoltre, saranno “autosufficienti”, cioè “attrezzate per rispondere a tutti i bisogni di salute, dalle acuzie all’assistenza domiciliare”. Una delle macroaree sarà costituita dalla sola città di Roma e zone limitrofe. Poi un’area in direzione Rieti-Viterbo, una verso Latina e l’altra verso Frosinone.
Nel dettaglio, la mappa delle quattro macroaree comprenderà:
Macroarea 1 (popolazione 1.455.872): Asl RM A, ASL RM G, ASL Frosinone, Policlinico Umberto I.
Macroarea 2 (popolazione 1.566.730): ASL RM B, ASL RM C, ASL RM H (Distretti 1, 2, 3, 5), S. Giovanni Addolorata, Policlinico Tor Vergata, Campus Biomedico, S.Lucia, IFO.
Macroarea 3 (popolazione 1.302.151): ASL RM D, ASL RM H (Distretti 4, 6), ASL Latina, S. Camillo Forlanini, Spallanzani, S.Raffaele Pisana.
Macroarea 4 (popolazione 1.301.957): ASL RM E, ASL RM F, ASL Viterbo, ASL Rieti, Policlinico Gemelli, S. Filippo Neri, S. Andrea, INRCA, IDI.
Sarà inoltre istituito un nucleo di controllo e di ispezione che insieme al commissario ad acta agirà nei confronti delle strutture sia pubbliche che private, e si procederà con la centralizzazione di acquisti e servizi: Entro 15 giorni le Asl dovranno trasmettere alla Area Società della Rete e centrale acquisti della Regione la programmazione degli acquisti di beni e servizi per il 2010-2011. Le Asl saranno poi obbligate a chiedere preventiva autorizzazione prima di indire qualsiasi gara per l’acquisto di beni o servizi, con un anticipo di almeno 2 mesi rispetto alla data prevista per la pubblicazione di ciascun bando, al fine di valutarne la congruità rispetto al piano di attività relativo alle gare regionali centralizzate.
03 giugno 2010
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