Rems. Ministero Giustizia, Regione Lazio, Corte d’Appello e Procura siglano protocollo per gestirle al meglio
L’obiettivo è lavorare in sinergia in merito all’esecuzione delle misure di sicurezza applicate presso le Rems. Tra le altre cose, il protocollo prevede la regolamentazione delle modalità con le quali effettuare eventuali invii presso luoghi di cura esterni alle Rems e un accordo con la Prefettura sugli standard comuni di sicurezza interna e perimetrale delle residenze. Nel Lazio ci sono 5 Rems: due a Palombara Sabina, poi a Subiaco, Pontecorvo e Ceccano.
09 NOV - Gestire e collaborare in sinergia rispetto all’esecuzione delle misure di sicurezza applicate presso le Rems, ossia le strutture che dal 2015 hanno sostituito i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari. È l’obiettivo dell’accordo siglato tra Regione Lazio, Ministero della Giustizia, Corte di Appello di Roma e Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma. A firmare il protocollo il Ministro della Giustizia,
Andrea Orlando; il Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti; il Presidente della Corte di Appello di Roma,
Luciano Panzani e il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma,
Giovanni Salvi.
L’accordo prevede prima di tutto la definizione delle modalità operative di collaborazione tra magistrato/perito-consulente/Asl/Dsm (Dipartimento Salute Mentale) e Uepe (Uffici Esecuzione Penale Esterna).
Si punta, in particolare, a una tempestiva ed efficace comunicazione tra direttore della Rems, referente Asl/Dsm e magistratura, e alla regolamentazione delle modalità con le quali effettuare eventuali invii presso luoghi di cura esterni. Un punto fondamentale è l’accordo con la Prefettura, che ha la competenza nell’area dove è ubicata la Rems, per avere standard comuni di sicurezza interna e perimetrale delle residenze.
Nel Lazio sono 5 le Rems attive: di queste, due sono ubicate a Palombara Sabina, e le altre tre si trovano a Subiaco, Pontecorvo e Ceccano.
“La Regione Lazio – spiega la Regione in una nota - assicura i livelli di assistenza terapeutica, ambulatoriale, semi-residenziale, residenziale, ospedaliera diversificati e proporzionati ai diversi livelli di sicurezza al fine di garantire, con il solo intervento sanitario, adeguato ricovero anche ai soggetti di difficile gestione. L’emanazione e l’esecuzione dei provvedimenti di presa in carico, che devono essere eseguiti nel territorio della Regione Lazio, saranno precedute e accompagnate da progetti terapeutici individuali”.
“Il tema delle Rems – ha dichiarato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - è una grande conquista di civiltà nel nostro paese. A volte ostacolata dalle difficoltà o dalla paura di investire su questo salto di civiltà. Il protocollo con le Procure e con il Ministero finalmente ricolloca il Lazio in una posizione di avanguardia in Italia su questa assunzione di responsabilità. Ci saranno 91 posti per i pazienti e 132 operatori altamente specializzati. Finalmente una rete che applica una norma scritta, ma se non c'è questo impegno, di difficile applicazione”.
“È un altro protocollo – ha concluso Zingaretti - che si inserisce in una strategia di collaborazione con le magistrature molto importante”.
09 novembre 2017
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