Screening tumori. Nelle Marche parte la campagna informativa
“Gli screening oncologici sono l’arma più efficace contro i tumori”, ricorda il presidente Ceriscioli lanciando la campagna per gli esami gratuiti contro i tumori. Secondo i dati diffusi dalla Regione, nel 2015, lo screening del colon-retto ha permesso di individuare e trattati 100 carcinomi in stadio precoce e 445 adenomi avanzati, i tumori al seno individuati sono stati 264 tumori, 255 quelli alla cervice uterina, di cui 245 allo stadio precocissimo.
22 GIU - “Un esame comodo e gratuito che può salvare la vita. Senza prenotazione e senza impegnativa: è già tutto organizzato”. Con questo messaggio la Regione Marche ha dato il via alla campagna informativa del Servizio Sanità della Regione Marche sui media e sui social per lo screening oncologico che permette di individuare precocemente tre gravi malattie tumorali: il tumore al colon retto, alla mammella e alla cervice uterina.
La procedura è estremamente semplice. I cittadini interessati, in base al sesso e per fascia di età, ricevono un invito nella cassetta della posta. Nella comunicazione trovano la sede e l’orario fissato per l’appuntamento. Per chi non può recarsi all’appuntamento previsto è sufficiente chiamare i numeri di riferimento e fissare una nuova data.
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Gli screening oncologici sono l’arma più efficace contro i tumori e per questo motivo la Regione Marche li sostiene con un grande investimento economico e organizzativo – spiega il presidente della Regione Marche
Luca Ceriscioli – L’auspicio è che sempre più cittadini aderiscano a questa iniziativa visto che gli screening sono gratuiti, universali, offrono prestazioni di qualità nei presidi più vicini ai cittadini e non richiedono impegnative né prenotazioni tramite il Cup. Godono inoltre di una corsia preferenziale nell’esecuzione dei test diagnostici. Grazie agli screening, ogni anno la sanità marchigiana salva la vita di tanti cittadini, garantendo cure appropriate e tempestive, a tutto vantaggio dei pazienti e dell’organizzazione del sistema sanitario. Ignorare l’invito allo screening quindi, lo fa ancora un marchigiano su due, significa arrecare un danno a sé stessi e alla società”.
A supporto degli screening il Servizio Sanità ha elaborato dei Protocolli Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali (PDTA) per ogni percorso screening. “Questi PDTA rappresentano la road-map della gestione multidisciplinare del paziente, quindi un valore aggiunto che la partecipazione ai percorsi di screening oncologici garantisce al paziente. Infatti ogni atto sanitario necessario per quel paziente specifico è codificato e garantito affinché quel paziente riceva il trattamento migliore che nella maggior parte dei casi è anche il trattamento più conveniente”, spiega la Regione.
Ecco il dettaglio sulla campagna di screening per i tre tumori.
Tumore del colon-retto – Età 50/69 (Uomini e donne)
È l’unico screening che coinvolge uomini e donne. Si effettua ogni due anni e consiste nell’esecuzione del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Ricevuto l’invito, il cittadino non deve far altro che ritirare l’apposito kit gratuito in una qualsiasi Farmacia, eseguire comodamente a casa il prelievo, seguendo le semplici istruzioni, e riconsegnare il kit.
Tumore della mammella – Età 50/69 (Donne)
Il protocollo per individuare precocemente le lesioni tumorali del seno ha cadenza biennale e prevede l’esecuzione della mammografia. Questo test diagnostico va effettuato presso una struttura sanitaria. Nella lettera di invito vengono riportati luogo, data e ora dell’appuntamento già fissato per la paziente, che potrà effettuare il test comodamente e senza attese. Da effettuarsi con cadenza triennale, questo protocollo prevede l’esecuzione del PAP-test, un esame citologico per l’individuazione precoce delle alterazioni cellulari nel collo dell’utero. Il test è velocissimo e l’appuntamento è già comodamente fissato nell’invito ricevuto.
Tumore della cervice uterina – Età 25/64 anni (Donne)
Da effettuarsi con cadenza triennale, questo protocollo prevede l’esecuzione del PAP-test, un esame citologico per l’individuazione precoce delle alterazioni cellulari nel collo dell’utero. Il test è velocissimo e l’appuntamento è già comodamente fissato nell’invito ricevuto.
I risultati degli screening nelle Marche
Screening tumore del colon-retto. “Grazie allo screening – spiega la Regione - nel 2015 sono stati individuati e trattati 100 carcinomi in stadio precoce e 445 adenomi avanzati (tumore benigno che nel giro di pochi mesi sarebbe diventato maligno). Quindi a 100 persone è stato individuato ed asportato chirurgicamente il tumore in una fase in cui è curabile. A 445 persone è stato evitato il cancro asportando l'adenoma avanzato con la colonscopia senza dover ricorrere ad un intervento chirurgico”.
Screening tumore mammella. Grazie allo screening nel 2015 sono stati individuati 264 tumori della mammella, “la maggior parte trattati chirurgicamente in uno stadio precoce e quindi con un intervento conservativo, garantendo allo stesso tempo un tasso di guarigione elevato”.
Screening del tumore della cervice uterina. “Grazie allo screening nel 2015 sono stati individuati 255 neoplasie della cervice uterina. Di queste, 245 erano allo stadio precocissimo per cui sono state trattate con micro- interventi conservativi anche in ottica della gravidanza (le cosiddette CIN o neoplasie intraepiteliali, neoplasie quindi da cui si può guarire totalmente). In 10 pazienti – conclude la nota regionale -, la neoplasia era più avanzata e quindi si è ricorso ad un intervento chirurgico garantendo un tasso di guarigione elevato”.
22 giugno 2017
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