Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Sicilia. Smi: "Il 118 regionale è un modello per l’Italia"


Un obiettivo raggiunto grazie all’analisi dei fabbisogni, linee guida e un vero e proprio piano industriale che ha consentito anche una riduzione dei costi, il riordino del servizio e l’aumentodelle ambulanze medicalizzate. Il quadro sul sistema dell’emergenza-urgenza in Sicilia è stato tracciato nel corso di un convegno ad hoc organizzato a Taormina dal Sindacato dei Medici Italiani. L’assessore alla sanità Russo ha dettato le coordinate per il futuro del settore.

07 GIU -  
Il 118 della regione Sicilia funziona e può diventare un punto di riferimento per l’intero Paese. Un risultato ottenuto grazie a una nuova metodologia di lavoro che prevede il rispetto delle regole, la trasparenza, la conoscenza, la programmazione e l’innovazione.
È questo il quadro emerso nel corso del convegno “Il 118 in Sicilia: un modello per l’Italia”, organizzato a Taormina dal Sindacato dei Medici Italiani-Smi che ha presentato all’assessore alla Sanità regionale Massimo Russo le sue proposte per ottimizzare il sistema.
“In Sicilia – ha spiegato segretario nazionale Salvo Calì – nel settore dell’emergenza-urgenza, grazie a un confronto a tutto campo e anche all’impegno e alle proposte dello Smi si stanno conseguendo gli obiettivi prefissati: riduzione dei costi e riordino del servizio, garantendo però la centralità dei medici e aumentando le ambulanze medicalizzate e quindi la qualità del servizio per i cittadini. Tutto ciò grazie all’impiego del personale medico al quale è stato garantito un ruolo attivo nella gestione del sistema”. E nella provincia di Messina la nuova organizzazione è già funzionante e si profila come modello di riferimento per il resto d’Italia. Certo occorre qualificare ulteriormente il servizio attraverso la formazione universitaria specialistica e l’utilizzo di personale medico dedicato.
Nel corso del convegno l’assessore Massimo Russo ha delineato le coordinate per il futuro del 118. “Non possiamo dimenticare – ha detto Russo – da dove siamo partiti e che cosa abbiamo ereditato. Con la legge di riforma del sistema sanitario abbiamo delineato anche la fisionomia del nuovo 118. Bisognava riportare a sistema tante componenti frammentate e lo abbiamo fatto con un apposito servizio in assessorato, con l’analisi dei fabbisogni, le linee guida e un vero e proprio piano industriale: insomma, una rivoluzione, anche culturale. Certo, abbiamo ancora molta strada da fare in un’ottica di razionalità e di efficienza. L’obiettivo è quello di realizzare nei prossimi due anni un sistema in cui tutto ruoti attorno alla Seus, a cui fanno capo elicotteri, sedi operative e personale”. Secondo Russo “anche l’aspetto formativo dovrà prima o poi fare capo alla società (che è interamente a capitale pubblico, essendo gestita per il 51% dalla Regione siciliana e per il restante 49% dalle aziende del sistema sanitario) attraverso l’istituzione di master biennali di secondo livello in sinergia con gli atenei siciliani. Entro ottobre, oltretutto, daremo vita in Sicilia a un centro di simulazione che si candida a essere centro di formazione per il Mezzogiorno e il Mediterraneo”.
 
Le proposte dello Smi
Gli aspetti organizzativi – Il modello Messina
Ambulanze medicalizzate





Gli aspetti organizzativi - L'integrazione e la riorganizzazione delle cure primarie
Ma la sfida è quella di una reale integrazione tra tutte le figure presenti nel territorio (continuità assistenziale, specialistica ambulatoriale, pediatria e medicina di famiglia, e chiaramente urgenza-emergenza), attraverso la riorganizzazione delle cure primarie. Sia in prospettiva di un servizio h24, con un diverso ruolo dell’ospedale, sia per quanto riguarda la gestione dei codici bianchi e verdi (vedi anche grafico di seguito). Quindi:





Gli aspetti normativi
In questa otttica non è più possibile concepire un sistema misto convenzionati/dipendenti che comporti disparità di trattamento normativo/previdenziale ed economico per i medici che svolgono identici compiti nella stessa struttura operativa del Ssn.
Va riconosciuta la specificità professionale del medico di Emergenza Urgenza, attraverso:

07 giugno 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy