Asl VCO. Omegna. Migliorano le prospettive per il futuro del Coq
Il tema è stato al centro di un incontro fra la direzione generale dell’assessorato alla sanità, i soci privati del Coq e l’Asl. La suddivisione tra le diverse funzioni sarà rimodulata con l’ottica di sviluppare le possibili potenzialità dell’ortopedia e della RRF.
13 APR - “Un incontro utile con il quale si è aperto un confronto sull’ospedale di Omegna, in particolare entrando nel merito della questione del Punto di Primo Intervento. Abbiamo spiegato come le scelte della Regione Piemonte sono coerenti su tutto il territorio regionale con gli atti programmatori di riorganizzazione della rete ospedaliera e con i parametri nazionali, e che siamo determinati nel procedere al potenziamento dei servizi territoriali. L’ASL è al lavoro per dare attuazione a quanto previsto nel piano di assistenza territoriale ed è già stato aperto un confronto con i medici di medicina generale il cui coinvolgimento è indispensabile. Il 28 aprile la Regione Piemonte sarà presente ad Omegna in occasione di un dibattito pubblico sul presidio ospedaliero, il Coq e la medicina territoriale durante il quale la direzione dell’Asl illustrerà i programmi di lavoro”: così ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità
Antonio Saitta che questa mattina a Palazzo Lascaris, insieme al vicepresidente Aldo Reschigna e al direttore generale dell’Asl VCO Giovanni Caruso, ha incontrato il Sindaco di Omegna Maria Adelaide Mellano, il presidente del Consiglio comunale Gianni Desanti e i capogruppo di maggioranza (Rosa Rita Varallo del Pd e Marco Bussoli della lista Noi ci siamo per Omegna).
Nella giornata di ieri è stato compiuto un importante confronto anche sul futuro del Coq con un incontro fra la direzione generale dell’assessorato alla sanità della Regione Piemonte, i soci privati del Coq e l’Asl VCO, proseguendo il confronto sul passaggio alla fase ordinaria dell’attività del presidio
Madonna del Popolo di Omegna. “La Regione Piemonte - spiega l’assessore Saitta - ha ribadito la necessità che il quadro di riferimento nel quale si deve collocare l’attività è quello dettato dagli atti di programmazione regionale sulla rete ospedaliera che deve naturalmente tenere conto anche del mantenimento nella gestione dell’equilibrio economico”. “Condivisa la necessità della suddivisione della titolarità delle attività tra Coq e Asl VCO per le attività di ricovero ordinario è stata definita la titolarità del Coq sia per l’ortopedia sia per il RRF e per la funzione di sostegno all’ortopedia per i pazienti affetti da patologie o problematiche che afferiscono alla medicina interna (infettivi, diabetici, cardiopatici, etc.). In questo ambito, rimanendo fermo il numero totale dei posti letto, la suddivisione tra le diverse funzioni sarà rimodulata con l’ottica di sviluppare le possibili potenzialità dell’ortopedia e della RRF”.
Per le attività di ricovero diurno e ambulatoriali è stata condivisa la necessità individuare percorsi di appropriatezza per le singole discipline al fine di assegnare il corretto setting assistenziale alle specifiche condizioni del paziente trasferendo, in tal modo, alcune prestazioni dal ricovero diurno all’attività ambulatoriale. "L’Asl VCO e i soci privati del Coq dovranno tornare ad incontrarsi - aggiunge il direttore generale dell’Asl VCO
Giovanni Caruso - sia per definire le prestazioni sulle quali concentrare l’attività per le singole discipline al fine di consolidare quelle aree operative che si sono dimostrate in grado di rappresentare un significativo riferimento, sia per affrontare il tema del conseguente budget. Sulla base di quanto concorderemo, toccherà poi alla Regione Piemonte dare il via libera conclusivo al budget generale a cui fare riferimento”.
13 aprile 2016
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