Toscana. Meyer: Claudio Favre alla guida del Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica
L'incarico per l'ematologo scatterà a partire dal prossimo 9 gennaio. Tra i compiti anche quello di consolidare la squadra già impegnata nella diagnosi e nel trattamento delle patologie oncologiche e ematologiche del bambino e dell’adolescente. Come previsto dal Piano Sanitario, sarà affidato al Meyer il compito di sviluppare ulteriormente la rete pediatrica regionale.
02 GEN - Il Meyer punta al rilancio della Oncoematologia pediatrica. E lo fa nominando, d’intesa con l’Università di Firenze, l’ematologo
Claudio Favre alla guida del Dipartimento, incarico che scatterà a partire dal 9 gennaio. Tra i compiti a lui affidati c’è anche quello di consolidare la squadra già impegnata nella diagnosi e nel trattamento delle patologie oncologiche e ematologiche del bambino e dell’adolescente. Come prevede il Piano Sanitario, sarà affidato al Meyer il compito di sviluppare ulteriormente la rete pediatrica regionale, favorendo il coordinamento delle attività di alta complessità regionale che coinvolgano più strutture. Sotto questo profilo al Meyer è allo studio un progetto che sia in grado di coordinare e tessere percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali condivisi a livello regionale per i pazienti oncologici da 0 a 18 anni, in una logica di integrazione regionale dei servizi sanitari presenti sul territorio. Un progetto di alta specialità capace di mettere a sistema le risorse strutturali e professionali multidisciplinari a servizio dei tanti bambini che ogni anno sono colpiti da patologie oncoematologiche.
Alla luce di queste linee strategiche il Meyer rafforza pertanto il settore oncoematologico affidandosi all’esperienza clinica di Claudio Favre - pediatra specializzato in ematologia presso l’Università di Firenze - a cui si deve la realizzazione negli anni 90 del primo centro pediatrico toscano di trapianto delle cellule staminali emopoietiche e autore, nel 1994, del primo trapianto di midollo osseo allogenico da donatore familiare non compatibile. Successo bissato nel 1995 con il primo trapianto da donatore da banca e successivamente con il primo trapianto da donatore familiare non compatibile con cellule staminali periferiche selezionata con metodica immunomagnetica. Sessant’anni di Pisa, Claudio Favre vanta una proficua attività professionale che, dalla laurea ad oggi, si è sempre svolta nel campo della Oncoematologia pediatrica, comprendendo due rilevanti esperienze: quella maturata a capo del Laboratorio di manipolazione cellulare e quella nell’ambito del Trapianto di cellule staminali emopoietiche.
Venticinque anni di impegno vissuto sul fronte della diagnostica e terapia delle leucemie acute e dei linfomi, del trattamento multidisciplinare dei sarcomi ossei (in virtù della collaborazione con il Prof. Capanna CTO di Careggi) e delle diverse patologie ematologiche pediatriche non oncologiche. In questi anni il dr. Favre è stato coordinatore del Centro oncologico pediatrico pisano, ha realizzato la Banca regionale di conservazione di valvole cardiache e segmenti vascolari ed è inoltre componente della Commissione oncologica regionale e della Commissione pediatrica regionale. Componente della maggiori società scientifiche internazionali, europee e italiane è autore di decine di pubblicazioni su riviste specialistiche italiane e straniere.
02 gennaio 2015
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