Valle d’Aosta. Standard ospedalieri, riconosciute le specificità territoriali della sanità valdostana
Accolto l’emendamento all'articolo 3 dello schema di decreto ministeriale presentato dalla Regione quale clausola di salvaguardia delle proprie specificità territoriali. Fosson: "Possiamo continuare e organizzarci secondo le nostre esigenze, pur con una nuova e ben precisa responsabilità”.
06 AGO - La Presidenza della Regione e l’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunicano che nel corso della Conferenza Stato-Regioni svoltasi ieri, martedì 5 agosto, a Roma, è stata sancita l'intesa tra il Governo e le Regioni e Province autonome sullo schema di decreto ministeriale
È stato accolto dal Governo l’emendamento presentato dalla Regione Valle d’Aosta all'articolo 3 del regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, approvato ieri in Conferenza Sato Regioni. Emendamento che inserisce una clausola di salvaguardia delle specificità territoriali della Regione.
Soddisfatto l’Assessore
Antonio Fosson: “Grazie all’accoglimento della nostra proposta, la sanità valdostana potrà continuare e organizzarsi secondo le proprie esigenze, pur con una nuova e ben precisa responsabilità”.
Alla formulazione originaria del regolamento, che recita “le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano applicano il presente decreto compatibilmente con i propri statuti di autonomia e con le relative norme di attuazione” è stata quindi aggiunta, a completamento della frase, la clausola “e, per le Regioni e le Province autonome che provvedono autonomamente al finanziamento del servizio sanitario regionale esclusivamente con fondi del proprio bilancio, compatibilmente con le peculiarità demografiche e territoriali di riferimento nell'ambito della loro autonomia organizzativa.”
Con tale modifica è stata quindi scongiurata l’applicazione incondizionata del nuovo modello di assistenza ospedaliera prospettata dal Ministero della salute in base alla legge n. 135, ai sensi della quale il calcolo dei posti letto disponibili per ogni Regione, effettuato in rapporto al numero di abitanti, sarebbe stato fortemente penalizzante per la Valle d’Aosta, che sarebbe in questo caso stata costretta a chiudere alcuni reparti specialistici dell’Ospedale regionale.
06 agosto 2014
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