Toscana. Telemedicina a telediagnostica arrivano al carcere Don Bosco di Pisa
Una delibera regionale destina alla Asl 5 la cifra di 19.600 euro, pari al 70% del costo complessivo previsto per la completa realizzazione del progetto presentato dall'azienda sanitaria pisana, che è di 28.000 euro.
29 APR - La telemedicina e la telediagnostica saranno utilizzate come strumenti nel carcere Don Bosco di Pisa per consentire di curare al meglio i detenuti. Una delibera approvata stamani dalla giunta destina alla Asl 5 di Pisa la somma di 19.600 euro, pari al 70% del costo complessivo previsto per la completa realizzazione del progetto presentato dall'azienda sanitaria pisana, che è di 28.000 euro.
Il carcere don Bosco di Pisa accoglie detenuti di media e alta sicurezza, per un totale di 64 posti letto, di cui 9 femminili, provenienti da tutto il territorio nazionale per ricoveri di tipo ospedaliero di bassa e media intensità, che necessitano di interventi anche di tipo chirurgico.
Il progetto presentato dalla Asl 5 di Pisa, finalizzato ad attivare telemedicina e telediagnostica dentro il carcere Don Bosco, si pone l'obiettivo di consentire la corretta gestione di alcune urgenze sanitarie, con modalità che possono garantire una migliore qualità dell'assistenza e ridurre il ricorso improprio a uscite esterne verso il pronto soccorso. Obiettivi che si cercherà di raggiungere tramite l’attivazione dei collegamenti telematici e l'acquisto di apparecchiature necessarie per la lettura, registrazione e refertazione dei parametri clinici dei pazienti detenuti ricoverati e affetti da pluripatologie.
29 aprile 2014
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