Abruzzo: 528 mln sottratti alla sanità. Chiodi: “Non aumenteremo le tasse per coprire il deficit”
A tanto ammonta la somma complessiva che dal 2004 al 2007 è stata distratta dai fondi del sistema sanitario regionale. Per 168 milioni di euro è già pronta una copertura. Restano da coprire 360 mln. I dati sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa convocata dal presidente della Regione Gianni Chiodi: “Per noi una è mazzata incredibile, ma non aumenteremo le tasse e restituiremo un Abruzzo risanato”.
06 DIC - Le distrazioni ammontano a 95 mln di euro per il 2004, 135 mln per il 2005, 197 per il 2006, più altri 101 dovuti a insussistenze per la copertura del disavanzo sempre del 2006. Al netto di 168 mln di euro per coperture già individuate fino al 31 dicembre 2009, ecco il buco da 360 mln di euro. Queste le cifre elencate dal presidente della Regione, nonché commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi, durante una conferenza stampa a Pescara alla presenza del sub-commissario, Giovanna Baraldi, e degli assessori Alfredo Castiglione, Mauro Febbo, Angelo Di Paolo, Mauro Di Dalmazio e Federica Carpineta.
"Invece di essere destinati alla cura delle persone malate ed al miglioramento delle strutture e delle tecnologie sanitarie - ha denunciato Chiodi - e anziché dotare i nostri ospedali di servizi, di migliori strumenti diagnostici e di fornire maggiore assistenza ai pazienti, i fondi sono stati dirottati verso il bilancio regionale".
Chiodi ha anche spiegato come mai sia emersa solo ora questo stato di cose. "Nel passato - ha detto il presidente - la legge prevedeva solo l'esame dei conti economici della sanità. Dal 2009, la normativa ha, invece, introdotto un ulteriore strumento di verifica che è l'esame dello stato patrimoniale consolidato del sistema sanitario regionale, che ha richiesto molto tempo ed è stata necessaria una sinergia di lavoro estremamente impegnativa. L'analisi, ormai ultimata ed effettuata dal servizio finanziario della sanità regionale, dal servizio bilancio e dei servizi finanziari delle Asl abruzzesi con il Tavolo di monitoraggio dei Ministeri dell'Economia e della Salute, è partita dall'anno 2000".
Il governatore ha poi tenuto a precisare che non ha alcuna intenzione di mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei cittadini abruzzesi: “Faremo tutto ciò che ci è possibile per evitare un ulteriore ricorso alla tassazione”.
"Si tratta di una tegola pesantissima che cade sulla Regione Abruzzo e sulla testa degli abruzzesi - ha evidenziato Chiodi - proprio nel momento in cui questo Governo regionale è impegnato in un percorso di risanamento che non ha eguali in Italia”.
Il governatore ha infine precisato di avere già delle idee in mente e di volerne discutere ad un tavolo tecnico con le parti sociali. “Lasceremo l'Abruzzo con i conti in ordine. A costo di scelte impopolari. Chiederemo a tutti di assumere una posizione di responsabilità, anche all'opposizione con cui è indispensabile un dialogo – ha concluso Chiodi -. Non escludiamo anche un eventuale ricorso ai fondi Fas. Una dotazione, questa, alla quale hanno attinto anche altre Regioni italiane come la Campania".