Toscana. Ue seleziona consorzio guidato da Ispo per etichettatura tabacco
L'Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica è stato scelto in un gruppo ristretto di tre consorzi che, a livello mondiale, svolgeranno attività di consulenza per la Consumers, Health & Food Executive Agency (Chafea). Stanziati 2 mln per effettuare studi e approfondimenti sull'etichettatura.
16 FEB - Una direttiva europea stabilisce che, nei prossimi anni in tutti i Paesi, le scritte che campeggiano sui pacchetti dovranno essere accompagnate da immagini con fotografie di malati con patologie fumo-correlate. E un consorzio capitanato da Ispo, l'Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica della Toscana, è stato selezionato in un gruppo ristretto di tre consorzi che, a livello mondiale, svolgeranno attività di consulenza per la Consumers, Health & Food Executive Agency (Chafea), la Commissione Europea che si occupa di tutte le attività connesse con lo sviluppo di etichettatura (labelling) dei pacchetti di prodotti del tabacco.
La Comunità Europea ha già stanziato due milioni di euro per effettuare studi e approfondimenti sull'etichettatura: i finanziamenti saranno assegnati in base a richieste specifiche che Chafea farà nel corso dei prossimi 3 anni ai tre consorzi. Il consorzio che presenterà l'offerta migliore, sotto il profilo economico e scientifico, si aggiudicherà il finanziamento.
"Il fatto che ISPO sia stato selezionato dalla Comunità Europea per un compito così importante e delicato come quello di informare in maniera corretta sui rischi del fumo - commenta l'assessore al diritto alla salute
Luigi Marroni - testimonia il ruolo di Ispo a livello europeo, e la sua riconosciuta e indiscussa autorevolezza scientifica".
L'accordo quadro è stato firmato in ottobre 2013 tra il Direttore Generale di ISPO, professor Gianni Amunni e il Direttore di Chafea, Luc Briol. Ora Chafea ha avanzato la prima richiesta specifica ai tre consorzi per l'assegnazione di un primo finanziamento da 200.000 euro per effettuare uno studio sull'esposizione alla pubblicità di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e sigarette da erboristeria dei cittadini della Comunità Europea.
"Il fatto di essere stati selezionati dalla Commissione Europea - spiega
Gianni Amunni, direttore generale di Ispo - rappresenta un'opportunità di accedere a importanti finanziamenti e di portare avanti ricerca scientifica che può portare allo sviluppo di nuove politiche per il controllo del tabagismo, ma è anche una conferma che presso il nostro istituto esiste un'eccellenza riconosciuta a livello europeo".
16 febbraio 2014
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