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Veneto. Nuove Linee guida per i Pronto Soccorso. In arrivo steward, wi-fi e tabelloni elettronici. Zaia: "Una rivoluzione"


Le novità saranno oggetto di una specifica delibera che indicherà le iniziative da attuare. Da quel momento Ullss e Aziende Ospedaliere avranno 90 giorni di tempo per predisporre e attivare la nuova pianificazione nei propri Pronto Soccorso. Zaia: "E' una vera e propria rivoluzione"

31 GEN - Una piccola rivoluzione per la sanità veneta, con l’arrivo di alcune importanti novità presentate a Venezia dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dall’assessore alla sanità Luca Coletto e dal direttore generale della sanità Domenico Mantoan.

Steward che supporteranno i pazienti nelle sale d’attesa, fornendo loro informazioni e spiegazioni sulla propria situazione, su quella di un parente accompagnato e sull’operatività della struttura in quel momento specifico. E poi reti wi-fi aperte all’installazione di prese per la ricarica di telefonini e strumenti di comunicazione vari, disponibilità di erogatori d’acqua, presenza di grandi monitor dove poter essere aggiornati sulla propria posizione in attesa e sulla situazione complessiva, una nuova cartellonistica semplificata anche multilingue al servizio di interpretariato e mediazione culturale, gestione immediata dei casi che comportano dolore acuto e corsie preferenziali per donne in gravidanza e bambini. Interventi anche sul profilo estetico, con allestimenti più confortevoli, migliore illuminazione, climatizzazione e riscaldamento efficienti. Novità che verranno inserite in una specifica delibera con le linee guida che indicano le iniziative da attuare. Da quel momento Ullss e Aziende Ospedaliere avranno 90 giorni di tempo per predisporre e attivare la nuova pianificazione nei propri pronto soccorso.

“Può non sembrare – ha detto Zaia – ma è una nuova rivoluzione che ha la stessa valenza degli ospedali aperti di notte. E’ L’ospedale che va verso la persona e non viceversa com’è stato per tanto tempo. Tutte le lamentele che riceviamo sui pronto soccorso non riguardano le cure, nelle quali siamo maestri, ma gli aspetti relazionali e ambientali. Abbiamo fatto tesoro di queste preziose segnalazioni e lavorato per dare una risposta a tutto campo. Molte volte basta una parola di conforto, un’informazione sulla propria situazione, una spiegazione del perché si è costretti ad aspettare, ad esempio per l’arrivo improvviso di casi gravi che inevitabilmente fa slittare la presa in carico dei codici bianchi e verdi, l’informazione su un esame di cui si conosce già l’esito. Tutte cose che adesso accadono raramente o non accadono perché non si può pensare di caricare anche questo sui medici e gli infermieri”.

“Ecco il perché della figura dello steward – ha aggiunto Zaia - che mi auguro possano essere, ad esempio, giovani studenti di medicina o infermieristica, magari affiancati da persone dalle tante straordinarie associazioni di volontariato che gà operano all’interno degli ospedali. Non sono indicazioni generiche – ha tenuto a precisare Zaia – ma vere e proprie linee guida cogenti. Tra 90 giorni tutti dovranno essere partiti e questo farà parte dei criteri di valutazione dell’operato dei direttori generali”.

 

31 gennaio 2014
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