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Puglia: prosegue lo scontro Regione-Governo


Dopo la decisione presa la scorsa settimana dal Cdm di ricorrere alla Consulta contro due leggi regionali sul Piano di rientro la Giunta pugliese guidata da Nichi Vendola non ci sta: “La recentissima iniziativa governativa non solo introduce nuovi ostacoli sul cammino percorso, ma trasforma una trattativa politica in un conflitto istituzionale senza precedenti".

22 NOV - La Giunta regionale, allargata ai capigruppo di maggioranza, ha esaminato la situazione determinatasi in seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare davanti alla Corte costituzionale le leggi 11 e 12/2010 che il Consiglio regionale pugliese ha recentemente approvato per sbloccare l’approvazione del piano di rientro sanitario cui segue lo sblocco di 500 milioni di euro.
La Giunta ha rilevato che “la recentissima iniziativa governativa non solo introduce nuovi ostacoli sul cammino percorso, ma trasforma una trattativa politica in un conflitto istituzionale senza precedenti nella storia della Repubblica”. La Puglia ha infatti superato per due volte la verifica tecnica del piano di rientro ed “è quindi del tutto evidente che gli ostacoli frapposti alla firma si basano esclusivamente su valutazioni politiche, che politicamente devono essere superate, senza trasferire le contraddizioni esistenti nell’ambito istituzionale”. Allo scopo, pertanto, di ricondurre la vicenda tra i confini di un confronto che, per quanto aspro, la Puglia ha sempre tentato di mantenere all’interno dei principi di leale collaborazione tra istituzioni della Repubblica, la Giunta ha deciso: 1) di relazionare nel merito e nel metodo nell’audizione già fissata di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sui deficit sanitari, presieduta dall’on. Leoluca Orlando; 2) di chiedere al presidente Errani di porre all’ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza delle Regioni un punto specifico relativo alla vicenda; 3) di confermare comunque la propria disponibilità ad intraprendere qualsiasi iniziativa, anche normativa – per la quale si attende una parola chiara e definitiva dal Governo - allo scopo, da un lato, di accelerare la firma del piano di rientro e dall’altro, di rimuovere motivi che potrebbero creare difficoltà alla Corte costituzionale. La Giunta inoltre, nei prossimi giorni, valuterà l’opportunità e la praticabilità di sollevare in ogni sede il problema del mancato rispetto da parte del Governo del principio di leale collaborazione tra istituzioni della Repubblica. La Giunta infine sottolinea gli importanti risultati ottenuti recentemente su temi decisivi quali l’immigrazione e la lotta alla precarietà nel confronto con il Governo davanti alla Corte costituzionale.

22 novembre 2010
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