Piemonte. Il Tar annulla le Regionali del 2010. Cota: "E' una vergogna". Bresso: "Si torni alle urne"
di Giovanni Rodriquez
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della candidata del centrosinistra che aveva perso le elezioni per soli 9mila voti, a causa delle irregolarità legate alla presentazione della lista "Pensionati per Cota" che aveva ottenuto 27mila preferenze. Per il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, è un "attacco alla democrazia"
10 GEN - Per il Tar del Piemonte le elezioni regionali del 2010 sono nulle. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dal candidato alla presidenza per il centrosisnistra,
Mercedes Bresso, per lo scandalo legato alla scoperta di firme false e candidature inesistenti per la presentazione della lista
"Pensionati per Cota" che aveva ottenuto 27 mila preferenze. Ricordiamo che l'elezione di Cota a presidente della Regione era stata decisa sul filo di lana per soli 9mila voti. L’annullamento porterebbe alla decadenza della Giunta regionale e dunque alla sospensione di tutta l’attività in corso. A questo punto non resterebbe che il ricorso al Consiglio di stato, una via che l'attuale governatore,
Roberto Cota, si è detto pronto ad intraprendere.
Cota, infatti, annunciando il ricorso al Consiglio di Stato ha dichiarato: "Si tratta di una sentenza vergognosa che colpisce tutti quei cittadini piemontesi che hanno validamente espresso la loro preferenza - ha detto il governatore in conferenza stampa -. Il risultato del voto non è mai stato in discussione". Cota ha poi spiegato che, in attesa della risposta da parte del Consiglio di Stato, andrà avanti come prima. "Andreamo avanti compatti come maggioranza chiedendo giustizia - ha sottolineato -. E io continuerò a governare nell'interesse dei cittadini piemontesi".
Esulta, invece, per la sentenza del Tar Mercedes Bresso: "Seppure in ritardo, giustizia è stata fatta". "La sentenza è immediatamente esecutiva e ci sono tutti i tempi per andare a votare insieme alle elezioni europee - ha spiegato Bresso - Sono contenta soprattutto per il Piemonte, perché gira pagina. Non ho tuttavia intenzione in questo clima politico di ricandidarmi alle prossime regionali. La mia ambizione è di ritornare al Parlamento europeo, ma a decidere sarà il Pd".
Forte la reazione alla notizia anche da parte del neosegretario della Lega Nord,
Matteo Salvini che ha tuonato: "Si tratta di un attacco alla democrazia. Giudici e sinistra, anche quando perdono, riescono comunque a vincere". "Forse a qualcuno - ha proseguito Salvini - hanno dato fastidio i 30 milioni di euro di risparmio secco all'anno dei costi della politica in Regione". Il segretario della Lega ha poi annunciato una fiaccolata domani a Torino per protestare contro la decisione del Tar.
Giovanni Rodriquez
10 gennaio 2014
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