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Lombardia: Formigoni, “Obiettivo zero errori in sanità”


Questa la sfida lanciata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in occasione del convegno "La figura del dirigente medico e la responsabilità professionale oggi" svolto ieri al Niguarda con la partecipazione di un’ampia platea di medici e avvocati.

16 NOV - L'obiettivo è “ambiziosissimo”: ridurre a zero gli errori in sanità, “pur nella consapevolezza che in Lombardia i casi di errore sono già circoscritti in modo più che soddisfacente”. Queste le parole del presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel corso del convegno "La figura del dirigente medico e la responsabilità professionale oggi” organizzato ieri al Niguarda per discutere le problematiche legate alla responsabilità professionale degli operatori sanitari e ai casi giudiziari, in grande crescita negli ultimi anni, che nascono da denunce di vera o presunta malasanità.
"Stiamo attuando - ha detto Formigoni - un sistema di controlli rigorosi per assicurare la bontà del servizio offerto". Già con il 2009 è stata raggiunta una soglia di controlli pari al 10% delle prestazioni erogate sui ricoveri e al 3,5% sulla specialistica, e per il 2010 si sono confermati e consolidati i metodi e le quantità svolte (la normativa nazionale fissa al 2% tale soglia). Già da alcuni anni, ha aggiunto il presidente, la Regione Lombardia è particolarmente impegnata su questo fronte, promuovendo politiche di risk management (“operative in tutte le strutture regionali fin dal 2005”) e un censimento presso tutte le Asl per rilevare i sinistri dal 1999 al 2009.
"Inoltre - ha spiegato ancora Formigoni - nel corso del 2010 abbiamo reso obbligatoria presso ogni Azienda Ospedaliera e Irccs l'istituzione di una figura chiamata di 'mediazione trasformativa'". Si tratta di un professionista adeguatamente formato attraverso un lungo e impegnativo corso di formazione (160 ore), che ha il compito di dare ascolto a tutte le istanze di quei pazienti che ritengono di aver subito un danno all'interno della struttura sanitaria. Entro il 15 dicembre ogni Azienda sarà dotata di due mediatori, e nel 2011 è prevista l'introduzione di questa figura anche in tutte le Asl lombarde. "E' un ruolo chiave - ha commentato Formigoni - in grado di accompagnare il paziente in un percorso di comprensione e di corretta ricostruzione delle responsabilità dell'accaduto. La sua funzione rappresenta un momento importante di fidelizzazione nel rapporto tra cittadino e luogo di cura, e nasce come ulteriore segno concreto della nostra volontà di mettere al primo posto il malato e i suoi bisogni".
 

16 novembre 2010
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