Lazio. I precari in sanità sono 2.615. Zingaretti su Dl Pa: "Bene. Ma ora superare blocco turn over"
di Marzia Caposio
Il governatore è soddisfatto dei provvedimenti approvati ieri in Cdm. "Vanno nella giusta direzione". Secondo le ultime stime effettuate dalla Regione, i precari nel Lazio sono 2.615. "Troppe esternalizzazioni comportano aumento enorme dell'acquisto di beni e servizi".
27 AGO - Il decreto sui precari della Pubblica amministrazione rappresenta “un segnale importante che va nella giusta direzione. Ora è necessario affrontare anche la questione dei precari della sanità”. E’ il commento del governatore del Lazio,
Nicola Zingaretti, riguardo quanto deciso ieri in Consiglio dei ministri. Apprezzamento anche per l’operato di Beatrice Lorenzin. “Bene il ministro che si è impegnata a presentare un decreto ad hoc, condiviso con le Regioni. La Regione Lazio – aggiunge - è pronta a fare la sua parte per risolvere definitivamente un problema che riguarda migliaia di famiglie del territorio, aprendo finalmente una fase che coniughi il nuovo modello della sanità con la progressiva stabilizzazione del personale, evitando così di perdere le professionalità che si sono formate nel corso degli anni”.
Il governatore è poi entrato nel dettaglio della situazione riguardante i precari della sanità laziale, che si attestano a quota 2.615. Come evidenzia l’ultimo riepilogo effettuato dalla Regione, ben 524 si registrano nella Asl di Latina, a seguire i 346 della Asl Roma H e i 279 del Policlinico Umberto I°. Cifre che Zingaretti confida di modificare radicalmente a stretto giro. “Proprio il 14 agosto – spiega il presidente - si è tenuta in Regione, presso la Cabina di regia, una riunione con tutte le sigle sindacali dei medici per fare chiarezza sulla reale situazione della sanità regionale dissolvendo la nube di incertezza che da anni circonda questo fondamentale settore. E’ emerso infatti un quadro di lavoro condiviso che parte innanzitutto dalla certezza dei numeri. Attualmente il personale precario impiegato nei vari ospedali è pari a 2615 unità, tra medici e resto del comparto. Siamo impegnati in questi giorni a svolgere un lavoro puntuale in ogni Asl per rispondere alle indicazioni del nuovo decreto auspicando che venga superato il blocco del turn over che caratterizza fortemente da sette anni il nostro territorio. Se questo da un lato ha parzialmente contenuto i costi del personale, dall’altro ha comportato progressivamente l’aumento dell’acquisto di beni e servizi dovuti alle esternalizzazioni per – conclude - garantire i livelli essenziali di assistenza”.
Marzia Caposio
27 agosto 2013
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