Calabria. Il disavanzo sanitario cala. Nel 2013 cittadini pagheranno meno tasse per 54 milioni
Lo ha detto il presidente della Regione Scopelliti illustrando i risultati ottenuti nella razionalizzazione della sanità calabrese. Il risultato consentirà di eliminare l'aumento delle addizionali Irpef e Irap stabilito nel 2010. In due anni e mezzo il deficit è stato più che dimezzato. Ridotti posti letto e tasso ospedalizzazione.
14 FEB - "Quest'anno nelle tasche dei calabresi rimarranno 54 milioni di euro, riconducibili alle tasse aggiuntive Irap (0,15) e addizionale Irpef (0,30), che non verranno pagate grazie agli effetti della riduzione del disavanzo nella sanità”. Lo ha annunciato Giuseppe Scopelliti – presidente della Regione Calabria e commissario per il piano di rientro nella sanità – nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Alemanni in cui ha presentato i risultati ottenuti in materia di razionalizzazione e riorganizzazione del sistema sanitario regionale. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche Vincenzo Ferrari – dirigente di settore della Regione – e Antonio Corrado per l’advisor Kpmg.
“Nel periodo relativo al piano di rientro – ha spiegato Scopelliti - la perdita del settore sanitario è stata più che dimezzata passando dai -254 milioni di euro del 2009 ai -110 del 2011. Per il 2012 la previsione di perdita di attesta ai -70 milioni, considerando anche la riduzione del Fondo sanitario regionale di circa 30 milioni per effetto della spending review''. Nei piani dell’amministrazione le risorse drenate saranno utilizzate a sostegno delle famiglie calabresi. “All’aspetto economico stiamo cercando di affiancare anche quello prettamente sanitario – ha assicurato – agendo sulla riorganizzazione delle rete ospedaliera, su quella territoriale e dell’emergenza urgenza”. Durante la conferenza sono poi stati snocciolati i progressi ottenuti in materia di riduzione del tasso di ospedalizzazione dal 2009 a oggi – pari al -5% - e dell’appropriatezza dei ricoveri in tema di migrazione sanitaria scesa – nello stesso arco di tempo – di circa il 3%. In base ai dati comunicati dalla Regione sono diminuiti anche i parti cesarei: dal 49,7% del 2008 al 38,8 del 2011, vicino alla media nazionale (35%). Cura dimagrante anche per i posti letto: il numero per 1000 abitanti registra un indice di 3,2, in linea con lo standard indicato a livello nazionale presentate nel dl 95/2012.
14 febbraio 2013
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Regioni e Asl
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy