Lazio. Fimmg: “Emergenza ambulanze era annunciata, prevista e prevedibile”
I medici di famiglia del Lazio dicono “basta con gli allarmi, le emergenze, le interpellanze, le inchieste” e chiede “una politica nuova” che fornisca “soluzioni chiare, semplici, utilizzabili a tutti, che rispetti il lavoro di chi tutti i giorni in prima linea cerca di dare un servizio adeguato”.
10 GEN - “Non vogliamo dire l'avevamo detto, e neanche polemizzare, non è il momento, ma sottolineare solo come sia assolutamente necessario cambiare rotta per evitare che ci scappi il morto, o meglio i morti”. Così la Fimmg Lazio interviene sull’allarme crisi del sistema di emergenza nel Lazio. “E non si addossi la colpa al solito medico sfortunato che si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato, col paziente sbagliato. Come dire che se il palazzo crolla è colpa del portiere”, osserva la Fimmg Lazio.
“Non è un attacco alla Regione, come sparare sulla Croce Rossa, tra un Commissario che va ed uno che viene, in costanza di 2 sub commissari. Se un palazzo si inclina per una brezza marina – prosegue la nota dei medici di famiglia del Lazio - il problema è nel palazzo, nella struttura, indebolita da anni di piano di rientro, da fondi non erogati, nonostante robuste iniezioni di addizionali Irpef ed Irap. Ci hanno preso in giro mesi fa quando sottolineavamo il problema dell'epidemia influenzale, del numero di vaccinazioni diminuito per le note vicende, per la difficoltà da parte dei medici di famiglia di avere i vaccini in alcune Asl. Dicevano che esageravamo. Abbiamo sollevato, noi, il problema e chiesto di prolungare la campagna vaccinale al 15 gennaio. La campagna vaccinale l'abbiamo fatta tutta in salita: ci siamo fatti parte diligente nell'informare i cittadini sulla necessità di vaccinarsi, ci siamo sobbarcati viaggi e viaggi con la Asl per ritirare i vaccini 10 o 20 alla volta, abbiamo vaccinato migliaia di anziani a domicilio. Adesso, pericolosamente, già il 9 gennaio, c'è un problema con le ambulanze, e non c'è l'influenza”, prosegue la Fimmg Lazio osservando che “sono solo ricordi sui giornali le ‘incursioni’ di un anno fa presso il pronto Soccorso del Policlinico Umberto I, ma i fondi sono bloccati, il personale è lo stesso. La situazione, se possibile ancora potenzialmente più critica. Forse, perché si invoca, in campagna elettorale, il nuovo, bisogna cambiare registro”.
“Basta con gli allarmi, le emergenze, le interpellanze, le inchieste”, afferma il sindacato, che chiede “una politica nuova che rompa gli schemi dello scandalismo strumentale e si prenda cura dei bisogni delle persone. Che fornisca soluzioni chiare, semplici, utilizzabili a tutti, che rispetti il lavoro di chi tutti i giorni in prima linea, dai Pronto Soccorso ai Medici di Famiglia agli Ospedalieri, nonostante i tagli, cerca di dare un servizio adeguato”:
10 gennaio 2013
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