La prevalenza del diabete in Puglia è del 7,6%, superiore alla media italiana, dove si assesta sul 6,6% della popolazione. Sempre in Puglia, è superiore alla media anche il tasso di obesità infantile e il tasso di mortalità di uomini e donne. Ridotto invece il tasso di ospedalizzazione per complicanze, del tipo renali, dell’apparato circolatorio e del cervello.
Sono i dati e emersi al convegno nazionale Diabets and unmet needs “Tutto ciò che gli studi non dicono” organizzato all’Auditorium della Base Navale di Mar Grande, da Feder Diabetici Puglia, presieduta da Monica Priore e patrocinato dalla Marina Militare. Ad aprire i lavori l’Ammiraglio di Divisione Marina Militare, Giacinto Sciandra,
In un Paese che dal 2019 ha registrato un aumento del 14%, pari a 400 mila casi in più - percentuali e cifre destinate a raddoppiare, prevede l’Oms - la parola chiave è prevenzione, da declinare, secondo il Sottosegretario al Ministero della Salute, onorevole Marcello Gemmato - che ha inviato un lungo messaggio - in “promozione di stili di vita sani e un’educazione sanitaria fin dalla scuola”. Così da prevenire, peraltro, altre patologie croniche non trasmissibile.
Paola Boldrini, Vice Presidente Intergruppo Parlamentare Diabete, Obesità, Malattie Croniche non trasmissibili, ha puntato i riflettori sul diabete tipo I, cosiddetto infantile – seppure a dispetto della definizione non svanisce in età adulta – sottolineando la necessità di diagnosi precoci, velocità di presa in carico multidisciplinare. Con un’attenzione particolare per la transizione dall’infanzia all’adolescenza e età adulta.
Paolo Stella, Dirigente Sezione Farmaci Dipartimento Salute della regione ha annunciato l’imminente avvio di un progetto destinato a intercettareprogrammi di screening il sommerso.
Per il diabete, come è stato rilevato, non esistono infatti numeri precisi ma stime e si ipotizza che una persona su 3 non sappia di esserne affetto, come ha rimarcato Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia.
A cattivi comportamenti alimentari e sedentarietà, fin da piccoli, va attribuito l’incremento dei casi, secondo Cosimo Tortorella, Direttore dipartimento medicina interna Ospedale di Taranto. “Sono proprio le classi economicamente e socialmente svantaggiate ad esserne più gravemente colpite. Le persone indigenti e meno istruite tendono ad avere comportamenti a rischio per diversi motivi: percezione errata dei rischi comportamentali, maggiore stress psicosociale, scelta limitata dei modelli di consumo, accesso inadeguato alle cure e all’educazione sanitaria”, la sintesi di Gabriella Ficocelli, Assessore Servizi Sociali, Politiche di Inclusione, Pari Opportunità del Comune Taranto.
Sul senso del convegno e sul ruolo delle associazioni di pazienti, si sono concentrati Nervo e Priore. “Iniziative come questa dovrebbero essere maggiormente diffuse in tutte le regioni italiane perché aiutano a diffondere una cultura costruttiva sulla gestione della patologia. Diabete Italia considera questi obiettivi di primaria importanza per sviluppare equità di accesso a farmaci, devices e servizi su tutto il territorio nazionale ed è al fianco di Feder Diabetici Puglia nelle sue iniziative”. Priore, dopo avere ringraziato la Marina Navale, si è concentrata sulla scelta dei temi di ‘nicchia’. Tra questi, il piede diabetico, la gestione della patologia in gravidanza, l’esercizio fisico, l’utilizzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, la gestione dei dispositivi nel diabete infantile.