Lazio. Senza stipendio al San Carlo Idi. Lavoratrice minaccia di gettarsi dal tetto
È accaduto oggi, durante la protesta dei dipendenti, che si sono riuniti sul tetto della struttura. Ugl: “Necessario un intervento urgente delle istituzioni per evitare che accada qualcosa di irreparabile”. Palagiano (Idv): "Solleciteremo il commissario straordinario Bondi".
08 NOV - “La situazione sta precipitando: oggi una lavoratrice del San Carlo Idi, spinta dall’esasperazione per la completa mancanza di certezze sul proprio futuro, ha tentato di gettarsi dal terrazzo della struttura. Per fortuna, gli altri lavoratori che erano con lei per protestare contro il mancato pagamento delle ultime tre mensilità, sono riusciti a fermarla”. A raccontarlo sono il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il coordinatore dell’Ugl Sanità Roma Nord, Antonino Gentile, spiegando che “ormai la situazione è insostenibile e sta diventando sempre più difficile scongiurare il pericolo che si mettano in pratica questi gesti estremi, finora solo minacciati”.
“Oggi, - continuano i sindacalisti - dopo l’assemblea con i lavoratori, abbiamo avuto una riunione anche con la direzione sanitaria e l’amministrazione del San Carlo Idi, ma purtroppo le nostre richieste non hanno avuto riscontri. A questo punto – concludono – non sappiamo più cosa aspettarci. E’ necessario un intervento urgente delle istituzioni per evitare che accada qualcosa di irreparabile”.
Sulla situazione critica degli operatori sanitari laziali è intervenuto oggi anche il responsabile sanità dell’Italia dei Valori, Antonio Palagiano, che si è impegnato a farsi carico di rappresentare le loro istanze al nuovo Commissario ad acta per la Sanità del Lazio, Enrico Bondi.
“Ma come si può tenere per mesi dei lavoratori senza stipendio? E come possiamo stupirci se poi quei lavoratori perdono passione e motivazione nello svolgere la loro attività professionale? Quella del Lazio è una sanità che fa acqua da tutte le parti e il fatto che ben 1.500 dipendenti non vengano retribuiti da agosto ne è una dimostrazione”, ha affermato Palagiano.
"Già cinque mesi fa - ha aggiunto - come capogruppo Italia dei Valori in Commissione Affari sociali della Camera, ho presentato al Ministro Balduzzi e al Presidente Monti un'interrogazione per chiedere conto della gestione economica dell’Idi di Roma, così come di tutte le altre strutture ospedaliere che fanno capo alla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione. Gli introiti di tali importanti centri d’eccellenza, infatti, sono altissimi e comprendono anche fondi ministeriali, erogati in quanto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCSS), ovvero che persegue finalità di ricerca nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Ma inspiegabilmente quelle stesse strutture sono sull'orlo del fallimento e senza risorse per pagare dipendenti e attrezzatura minima. Purtroppo, tale atto di sindacato ispettivo è ancora in attesa di una risposta".
"Solleciterò oggi stesso l’atto di sindacato ispettivo che presentai a maggio scorso – ha concluso Palagiano - affinché il Governo Italiano abbia una voce in più da ascoltare ed intervenga per far fronte al disastro che si sta perpetrando ai danni dei dipendenti dell’Idi, delle loro famiglie e dei cittadini, tutti, che hanno il diritto di vedere tutelata la propria salute e di avere garantiti i servizi di assistenza sanitaria".
08 novembre 2012
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