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Medicina generale. In Veneto si prepara la Pdl da presentare in Parlamento per equipararla alle altre Specializzazioni

di Endrius Salvalaggio

Una iniziativa che prende le mosse anche dalla forte carenza di medici: “Vogliamo rendere più attrattiva la professione di medico di medicina generale”, spiega la prima firmataria Anna Maria Bigon. Per la Fimmg Veneto una proposta “tutta a favore del mmg e che lo rende più integrabile fra quello che ancora lavora da solo, con la medicina di gruppo, la medicina di gruppo integrata e unità complesse di cure primarie”, dice il segretario Maurizio Scassola. LA PDL

04 AGO - È approdata in commissione Salute a fine luglio la proposta di legge statale 27 che ha come oggetto la riforma della medicina territoriale e mira ad equiparare il corso di formazione specifica in medicina generale alle già esistenti specializzazioni mediche universitarie.

È Anna Maria Bigon, Pd, vicepresidente della Quinta commissione Sociale, la prima firmataria dell’iniziativa, in concerto ai colleghi Francesca Zottis, Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni. “Per noi la proposta di legge statale 27 – spiega Bigon - è fondamentale alla luce della drammatica carenza dei medici di base. Le ultime stime, risalenti al mese di aprile 2023, parlano di 784 zone carenti in Veneto per i medici di famiglia. Il risultato è poi un continuo affollamento nei Pronto soccorso, con i cittadini privi di punti di riferimento sui territori. Crediamo che la medicina territoriale sia il simbolo della sanità pubblica, un filtro importante all’ospedalizzazione e strategica in un’ottica di prevenzione. Pertanto, vogliamo rendere più attrattiva la professione di medico di medicina generale, contrastando i troppi abbandoni ai corsi di formazione, per citarne alcuni, 68 solo 2022”.

“Vogliamo offrire ai giovani medici più prospettive di carriera e incentivi economici. Chiediamo di equiparare la specializzazione di medicina generale alle altre specializzazioni universitarie. Oggi, in Italia, la formazione del medico di medicina generale è demandata al corso di formazione specifica di pertinenza delle regioni, con la collaborazione, sia per l’attività di docenza che di tutoraggio, degli Ordini dei medici locali. In gran parte dei paesi europei, invece, la specializzazione dei medici di medicina generale è demandata alle università, mediante apposito corso di specializzazione. Ed è proprio quello che desideriamo accada anche nel nostro paese. Ecco perché abbiamo avanzato questa proposta di legge statale che interviene sui corsi di formazione specifica, inserendoli in modo strutturato nell’ambito dell’università”, conclude Bigon.

La proposta della legge statale 27 piace anche al segretario regionale Fimmg Veneto, Maurizio Scassola, che l’ha definita una legge tutta a favore del mmg con la quale “sgessa” una condizione che fin dei conti blocca ogni tipo di modello organizzativo a sfavore del medico e del territorio. Questa proposta è invece una legge che rende il medico più integrabile fra quello che ancora lavora da solo, con la medicina di gruppo, la medicina di gruppo integrata e unità complesse di cure primarie, che sono tutte entità vicino al territorio che con la nuova proposta di legge trovano un percorso formativo parallelo fra loro.

Endrius Salvalaggio

04 agosto 2023
© Riproduzione riservata

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